Luxottica bilancio 2012 da record

 Il gruppo di occchialeria di lusso Luxottica non finisce mai di stupire. I conti societari relativi all’esercizio 2012 sono risultati al dir poco straordinari, mentre in borsa continua a dare grosse soddisfazioni agli azionisti che vedono il loro investimento crescere di valore giorno dopo giorno. Il 2012 si è chiuso con un utile netto in aumento del 19,8% a 542 milioni di euro, poco sotto le stime di consenso che erano ferme a 562 milioni di euro. Poco importa, anche perché il fatturato ha superato per la prima volta nella storia del gruppo quota 7 miliardi.

Infatti, il giro d’affari di Luxottica Group è cresciuto del 13,9% a 7,086 miliardi di euro. Il risultato è in linea con le aspettative degli analisti finanziari di Equita Sim, che hanno ribadito la loro raccomandazione a “buy” (comprare le azioni) con target price a 37 euro. A Piazza Affari ieri il titolo Luxottica ha chiuso la seduta di borsa con un balzo del 3,64% a 35,56 euro. I prezzi hanno toccato un nuovo massimo storico a 35,58 euro.

LUXOTTICA ARCHIVIA 2012 CON VENDITE RECORD

Da inizio anno le azioni Luxottica guadagnano il 14,5% alla borsa di Milano. Il consiglio di amministrazione del gruppo di occhialeria, guidato dall’ad Andrea Guerra e dal patron Leonardo Del Vecchio, proporrà la distribuzione di un dividendo unitario pari a 0,58 euro per azione, in crescita del 18,36% rispetto a 0,49 euro. Il monte-dividendi si attesta a 273,5 milioni di euro. Il payout è di circa il 50% dell’utile netto consolidato. La cedola verrà messa in pagamento il prossimo 23 maggio.

LUXOTTICA GROUP SOTTO INCHIESTA PER ELUSIONE FISCALE

L’ebitda rettificato 2012 è cresciuto del 19,9% a 1,36 miliardi di euro, mentre l’ebit è salito del 21,7% a 982 milioni di euro. Se si considera il dato rettificato, però, il risultato operativo ha superato il miliardo di euro. La generazione di cassa ha segnato un volume record di 700 milioni di euro, grazie alla capaccità del management ddi tenere sotto controllo il capitale circolante. L’indebitamento netto è sceso a 1,66 miliardi di euro da 2,03 miliardi.

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