Blocco del crollo del fatturato della Gdo ed effetto degli 80 euro in busta paga

E’ ancora presto per valutare definitivamente la situazione, ma qual è il peso reale degli ottanta euro in busta paga? Ormai siamo in pieno periodo post-elettorale e secondo le rilevazioni Nielsen ci sono piccoli spiragli in una manciata di mesi ancora di piena crisi. Tuttavia, non è ancora il momento di tirare un sospiro di sollievo e ben poco sappiamo, del resto, dell’impatto che questa piccola novità a livello economico possa avere portato.

Telecom Italia riduce la perdita nel 2012

 Risultati in chiaroscuro per il gruppo Telecom Italia nel 2012. Dal bilancio emerge che tutto sommato il gruppo telefonico guidato da Franco Bernabè ha saputo resistere alla grave crisi economica italiana. Il 2012 ssi è chiuso con una perdita netta di 1,6 miliardi di euro, in miglioramento dal passivo di 4,8 miliardi di euro del 2011. Il risultato netto era scontato dai mercati, considerando che Telecom Italia aveva dichiarato di aver proceduto alla svalutazione degli avviamenti per oltre 4 miliardi di euro. A Piazza Affari il titolo ha guadagnato il 2,94% a 0,578 euro.

Luxottica bilancio 2012 da record

 Il gruppo di occchialeria di lusso Luxottica non finisce mai di stupire. I conti societari relativi all’esercizio 2012 sono risultati al dir poco straordinari, mentre in borsa continua a dare grosse soddisfazioni agli azionisti che vedono il loro investimento crescere di valore giorno dopo giorno. Il 2012 si è chiuso con un utile netto in aumento del 19,8% a 542 milioni di euro, poco sotto le stime di consenso che erano ferme a 562 milioni di euro. Poco importa, anche perché il fatturato ha superato per la prima volta nella storia del gruppo quota 7 miliardi.

Goldman Sachs risultati quarto trimestre 2012

La Goldman Sachs, una delle banche più influenti nel panorama finanziario mondiale, ha diffuso ieri i risultati del quarto trimestre del 2012 battendo le attese degli analisti. Il giro d’affari della banca newyorkese è cresciuto del 53% a 9,24 miliardi di dollari dai 6,04 miliardi di dollari registrati nell’ultimo quarter del 2011. Gli analisti stimavano un volume d’affari pari a 7,98 miliardi di dollari. Nell’ultimo trimestre dell’anno la banca ha prodotto utili per 2,83 miliardi di dollari, ovvero quasi tre volte in più di quanto incassato nello stesso periodo dell’anno precedente.

Fatturato stabile per Barilla

 Barilla ha chiuso il bilancio 2011 con un fatturato in linea con quello dell’esercizio precedente, intorno a 3,9 miliardi di euro. La differenza (di circa 100 milioni di euro) è principalmente dovuta alla cessione delle panetterie Kamps. Dalla stabilità dei ricavi del gruppo sorge l’esigenza del top management di cercare fortuna al di fuori dei confini nazionali, con presumibili investimenti nei mercati emergenti, dove l’azienda cercherà di controbilanciare le debolezze congiunturali locali.

A costituire elemento di ulteriore significatività è tuttavia la flessione dell’Ebitda, che nel 2010 era stato pari a  556 milioni di euro (il 13,8% del fatturato) e che nel corso del 2011 si è invece limitato a 477 milioni di euro, pari al 12,2% dei ricavi. La società ha in merito affermato che il calo del margine operativo lordo è da ricondursi alla decisione di non riversare sul cliente i più elevati costi delle materie prime, con i prezzi che non sono stati innalzati, come invece effettuato da altri concorrenti di settore.

Microsoft trimestrale, fatturato in crescita del 7%

 Microsoft ha rivelato i risultati finanziari per il trimestre concluso lo scorso 30 settembre: continua la crescita che nel periodo precedente aveva fatto segnare a Redmond fatturato record. Stavolta la società ha registrato un fatturato di 17,37 miliardi di dollari, in crescita del 7% rispetto al pari periodo dell’anno precedente e un utile operativo di 7,2 miliardi, in caso in crescita dell’1%. Gli azionisti hanno un valore decisamente positivo rispetto al contesto internazionale: gli utili per azione si attestano a 68 centesimi, in crescita del 10 per cento anno su anno. Vanno bene le vendite derivanti dalle divisioni Office e Server, non si può dire la stessa cosa per Windows, le cui vendite sono in leggero calo. Diminuiscono infatti da parte degli utenti, gli acquisti di pc della casa di Redmond e di conseguenza, anche le vendite del sistema operativo.