Telecom Italia riduce la perdita nel 2012

 Risultati in chiaroscuro per il gruppo Telecom Italia nel 2012. Dal bilancio emerge che tutto sommato il gruppo telefonico guidato da Franco Bernabè ha saputo resistere alla grave crisi economica italiana. Il 2012 ssi è chiuso con una perdita netta di 1,6 miliardi di euro, in miglioramento dal passivo di 4,8 miliardi di euro del 2011. Il risultato netto era scontato dai mercati, considerando che Telecom Italia aveva dichiarato di aver proceduto alla svalutazione degli avviamenti per oltre 4 miliardi di euro. A Piazza Affari il titolo ha guadagnato il 2,94% a 0,578 euro.

Telco svaluta Telecom Italia a 1,2 euro

 Al termine del consiglio di amministrazione della holding finanziaria Telco, partecipata da Telefonica, Generali, mediobanca e Intesa Sanpaolo, riunitosi ieri nella sede della banca di Piazzetta Cuccia, è stato deciso di svalutare la quota detenuta in Telecom Italia a 1,2 euro per azione. Telco controlla il 22,4% del capitale del colosso telefonico italiano e aveva iscritto a bilancio la sua quota a 1,5 euro per azione. La svalutazione era però nell’aria e un atto dovuto, considerando che ora il titolo Telecom Italia quota a 0,622 euro.

Telecom Italia dimezza dividendo 2013-2015

Telecom Italia ha aggiornato le guideline del piano 2013-2015, confermando la volontà di continuare a ridurre il debito ma anche di dimezzare il dividendo già a partire dall’anno in corso. Nel triennio che va dal 2013 al 2015 il gruppo telefonico guidato da Franco Bernabè e Marco Patuano distribuirà un monte-dividendi di 450 milioni di euro all’anno. Lo scorso maggio il presidente Bernabè aveva dichiarato che la cedola minima sarebbe stata pari a 4,3 centesimi di euro per le azioni ordinarie e 5,4 centesimi per le azioni risparmio per il successivo triennio.

Telecom Italia ebitda e ricavi in calo nel 2012

 Telecom Italia ha diffuso i risultati preliminari dell’esercizio 2012, evidenziando un calo del giro d’affari e del margine operativo lordo. Lo scorso anno si è chiuso con una diminuzione dei ricavi dell’1,5% a 29,5 miliardi di euro. Gli analisti si aspettavano un fatturato più basso, pari a 29,2 miliardi di euro. La discesa dei ricavi è dovuta per lo più alla business unit domestica, mentre il fatturato è aumentato in Brasile ma soprattutto in Argentina (+564 milioni).