Via libera parziale Antitrust a fusione Unipol-Fonsai

 La vicenda Unipol – Fonsai, anticamera della realizzazione di uno dei principali poli assicurativi italiani ed europei, si arricchisce di un ulteriore tassello. L’Antitrust ha infatti affermato che l’operazione può procedere, ma solo e limitatamente ai c.d. atti non irreversibili. Può pertanto riprendere la serie di negoziazione sui concambi da fusione, ma non la loro fissazione formale.

Dopo quindici giorni, pertanto, l’immensa macchina delle trattative che potrebbe portare la fusione tra i due operatori assicurativi ha potuto riprendere. Una ripresa che – come è evidente – non è tuttavia assoluta, quanto condizionata dal rispetto di alcuni significativi vincoli fissati dall’Antitrust, la quale si riserva pertanto di tornare a disciplinare l’iter, con l’istruttoria sul progetto di fusione che non è ancora stata portata a compimento.

Ad ogni modo, l’Antitrust ha concesso di procedere al voto sull’aumento di capitale da parte di Premafin, con l’ulteriore ripresa delle contrattazioni sui concambi, e dello studio dei prospetti informativi degli aumenti di capitale di Unipol e di Fonsai, già approvati dalle rispettive assemblee dei soci.

ANTITRUST BLOCCA OPERAZIONE UNIPOL – FONSAI

Rimangono invece proibiti gli atti dispositivi irreversibili. Quindi, Premafin, pur potendo votare l’aumento di capitale, non potrà eseguire la transazione di ripatrimonializzazione. Per quanto invece concerne le altre società coinvolte nella fusione, sarà vietato procedere alla fase di sottoscrizione e alle attività di condivisione del piano industriale. Per quanto concerne, nel dettaglio, i prossimi obblighi di brevissimo termine per Unipol, Fonsai, Milano Assicurazione e Premafin, le società hanno quattro giorni di tempo per indicare all’Antitrust le modalità con cui intendono garantire che non ci sarà alcuno scambio di informazioni strategico – industriale.

TRIMESTRALE UNIPOL MARZO 2012

La notizia del via libera parziale dell’Antitrust ha altresì avuto come effetto immediato l’aver spinto le quotazioni azionarie delle società impegnate nel progetto, con una spinta da parte di Fonsai, Premafin e di Milano Assicurazioni. Più tiepido l’andamento di Unipol.

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