Eni sotto attacco in Nigeria

 Altra seduta negativa a Piazza Affari, dove spiccano solamente tre titoli tra le blue-chips italiane; Finmeccanica, che guadagna oltre il 5% salendo oltre quota 3.6800, seguita da Ansaldo STS (+2.65% al momento) e Luxottica, che continua per la sua strada raggiungendo l’obiettivo a 26.93.

Nella parte bassa del listino vi sono tutte le altre società a maggior capitalizzazione di Borsa Italiana, tra cui Eni, nel centro del mirino; la recente notizia dell’attacco agli impianti ENI in nigeria da parte del Mend non ha scosso il mercato ancora, ma dopo l’annuncio che questi avranno un seguito nei prossimi giorni il titolo potrebbe cominciare a risentirne.

Cos’è il MEND? il Mend è il Movimento di Emancipazione del Delta del Niger. Si tratta di un gruppo armato di militanti che lottano contro il governo federale nigeriano che rivendicano il possesso del Petrolio. L’esclusione completa dal mercato del petrolio dei diretti interessati (circa 14 milioni di persone in questo caso) ha acceso la furia dei militanti, che con l’azione di oggi dichiarano apertamente guerra ad Eni.

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Il Mend però non è solo legato al denaro; la popolazione è costretta a bere e lavarsi con acqua contaminata, oltre che mangiare pesce con tossine. Vi sono poi problemi direttamente legati alla salute fisica come difficoltà di respirazione e lesioni cutanee, secondo il rapporto di Amnesty International e questi sono solo una parte dei motivi che hanno creato nel tempo quello che oggi potrebbe essere una minaccia reale; le dimensioni e la forza del gruppo di guerriglieri del Mend sono sconosciute, e se quello a cui abbiamo assistito oggi è un “messaggio” preliminare, allora il gruppo Eni è sotto gli occhi di una forza in grado di cambiare la sua posizione finanziaria ed economica, anche se l’area colpita è relativamente piccola se si pensa alle installazioni sparse per il mondo.

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