Ripresa economica slitta ancora?

 Mentre i mercati tornano in territorio positivo dopo l’ottava precedente caratterizzata da ribassi generalizzati, la negatività sul futuro si diffonde e l’ultima previsione negativa arriva direttamente da Squinzi. Il presidente di Confindustria a Bruxelles resta scettico sulla ripresa ed ammette che metterebbe firma per vederla nel lontano 2015.

Non vediamo la ripresa. Salvo miglioramenti sarà verso fine 2013, ma per una vera ripresa faccio la firma per il 2015

Queste le parole spese riguardo all’Italia; la negatività è incentivata sopratutto dalla situazione fiscale del Paese, ormai insostenibile da troppo tempo. Il presidente si augura che il Governo prenderà provvedimenti in questo senso alleggerendo la pressione fiscale di aziende e cittadini, così da rilanciare l’imprenditoria ed i consumi, ora stretti nella morsa dei conti pubblici da risanare a tutti i costi.

Altro grande punto sollevato dal Presidente è l’evasione fiscale; secondo Squinzi è giusto disincentivare l’evasione, ma per far si che questo avvenga è necessario introdurre degli incentivi per favorire la messa in regola di aziende e privati, che altrimenti sono indirettamente incentivati ad evitare la regolarizzazione.

Sempre secondo il presidente, per le aziende non sarebbe un problema rinunciare agli incentivi pubblici favorendo di una pressione fiscale ridotta. Anche se questo punto resta debole, in generale il discorso di Squinzi è chiaro e semplice, ma spetta al Governo raccogliere i consigli ed attuarli per avvicinare la ripresa economica.

Il mercato azionario intanto vola con il FTSE-Mib che guadagna oltre un punto percentuale trainato da Finmeccanica, A2A e Medilanum, che rispettivamente guadagnano il 3,91%, il 3,84% ed il 3,39%. Le tensioni però potrebbero affondare il mercato nel pomeriggio, con un ritorno verso il supporto a 15500 punti, decisivo per valutare la seconda metà dell’ottava in corso. Sotto a questo livello i ribassisti spingeranno il FTSE-Mib nuovamente sotto a 15200 punti per un close settimanale sotto i minimi a due giorni.

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