Ripresa economica Eurozona nella seconda metà dell’anno – Bce

 La Banca Centrale Europea si conferma cautamente ottimista e stima che la ripresa economica dell’Eurozona prenderà luogo nella seconda parte dell’anno. Nel suo bollettino mensile l’istituto centrale banchiere di Francoforte assicura che la politica monetaria rimarrà comunque accomodante, a sostegno di una più celere ripartenza dell’economia dell’area euro. Preoccupa, tuttavia, il continuo deterioramento del mercato del lavoro, con tassi di disoccupazione record.

Ripresa economica da giugno 2013 – Draghi

Secondo quanto affermato dal presidente della Banca Centrale Europea, Mario Draghi, durante la recentissima intervista concessa alla radio francese Europe 1, l’eurozona dovrebbe abbracciare una fase di ripresa a decorrere dalla seconda metà del 2013. “Non siamo ancora fuori dalla crisi” – ha in merito affermato il numero 1 della Bce, per poi aggiungere che “le nostre previsioni sul biennio 2013-2014 mostrano che la ripresa dell’Eurozona potrebbe iniziare nella seconda metà del 2013”. Draghi ha inoltre ribadito l’impegno della propria istituzione in difesa dell’euro. 

Ripresa economica slitta ancora?

 Mentre i mercati tornano in territorio positivo dopo l’ottava precedente caratterizzata da ribassi generalizzati, la negatività sul futuro si diffonde e l’ultima previsione negativa arriva direttamente da Squinzi. Il presidente di Confindustria a Bruxelles resta scettico sulla ripresa ed ammette che metterebbe firma per vederla nel lontano 2015.

Non vediamo la ripresa. Salvo miglioramenti sarà verso fine 2013, ma per una vera ripresa faccio la firma per il 2015

Queste le parole spese riguardo all’Italia; la negatività è incentivata sopratutto dalla situazione fiscale del Paese, ormai insostenibile da troppo tempo. Il presidente si augura che il Governo prenderà provvedimenti in questo senso alleggerendo la pressione fiscale di aziende e cittadini, così da rilanciare l’imprenditoria ed i consumi, ora stretti nella morsa dei conti pubblici da risanare a tutti i costi.

Riforme sistema bancario Spagna

 La Spagna ha approvato il pacchetto di riforme del sistema bancario del Paese. L’annuncio arriva dal ministro dell’Economia Luis De Guindos fatto in conferenza stampa TV. Al pari di soluzioni adottate da altri Stati in momenti diversi, anche in Spagna si è introdotta una “bad bank” dove far confluire tutti gli asset “pericolosi”, isolando la gestione di questi ed affidandola ad un team ben specifico.

Immobiliare, Istat: compravendite di nuovo in calo

 Non sono dati positivi quelli resi noti dall’Istat relativi al mercato immobiliare nel terzo trimestre del 2010. Nel periodo esaminato, infatti, le convenzioni relative a compravendite di unità immobiliari sono risultate pari a 168.933, in calo del 3,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il dato arriva dopo i segnali di ripresa dei due trimestri precedenti. Segnali di ripresa  che, comunque, pur avendo fatto ritornare il sorriso agli addetti del settore, non avevano riportato il volume delle transazioni ai valori assunti nel 2006, cioè prima dell’avvio della fase di crisi e della conseguente flessione.

Più nel dettaglio, le compravendite stipulate nei primi nove mesi del 2010 sono state, in totale, pari a 586.801 con un incremento, seppure di poco (+0,6 per cento) rispetto al volume riferito allo stesso periodo del 2009 (583.459).