Enel debito netto 2012 a 59 miliardi secondo Ubs

 La seduta odierna di borsa è finora molto negativa per le azioni Enel, che a Piazza Affari mostrano un ribasso del 2,56% a 3,122 euro. A pesare sull’andamento del titolo del colosso elettrico è il report di Ubs, che evidenzia i rischi legati all’eccessivo indebitamento societario. A causa della discesa odierna il titolo Enel è sceso sui minimi più bassi da circa un mese a 3,114 euro. Secondo quanto affermato da Ubs, il debito monstre potrebbe costringere i vertici societari a valutare la cessione di qualche asset di qualità.

Ubs ha una view negativa sul titolo Enel e per questo ha deciso di tagliare il rating a “sell”, ovvero vendere le azioni. La precedente raccomaandazione della banca d’affari elvetica era “neutral”. Nessuna modifica, invece, per il target price che resta invariato a 2,9 euro. Secondo gli esperti di Ubs attualmente il titolo Enel sarebbe sopravvalutato del 7,5% circa alla borsa di Milano. Ubs ha anche tagliato le stime di utile per azione 2013 a 0,36 euro da 0,38 euro.

ENEL CENTRA TARGET EBITDA E DEBITO 2012

Per la banca svizzera l’eps al 2016 è del 20% più basso rispetto a quello stimato dal consensus. Nel report di Ubs si legge che “le tasse ad hoc in Spagna, il calo dei prezzi dell’energia in Italia e in Slovacchia, il reset dei rendimenti nella rete italiana si tradurranno tutti insieme in un continuo calo degli utili per l’azienda da ora e fino al 2016”. Secondo Ubs il colosso elettrico italiano ha un debito troppo alto. Nel 2012 l’indebitamento finanziario netto dovrebbe attestarsi a 59 miliardi di euro. Ciò potrebbe costringere la società a fare qualche dolorosa cessione di asset di qualità per circa 6,5 miliardi.

ENEL BOCCIATA DA MOODY’S A BAA2

La stima sul debito 2012 fatta da Ubs è nettamente più alta di quella dei vertici di Enel, che stimano un debito netto a 43 miliardi di euro circa e un ebitda di 16,5 miliardi di euro. Gli analisti della banca elvetica sottolineano che la riduzione del debito sarà ancora una priorirà per il management di Enel, per cui il payout (ovvero la quota di utile distribuita agli azionisti sotto forma di dividendi) dovrebbe rimanere al 40% per almeno i prossimi due anni. Ciò vuol dire che il dividend yield di Enel scenderà sotto il 5%, sotto la media rispetto ai principali competitor.

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