Piazza Affari alla ricerca di pmi da quotare

 Tra le quotazioni principali dei prossimi mesi vi potrebbero essere senza dubbio quelle delle piccole e medie imprese del nostro paese: l’appello e la richiesta in questione sono giunti direttamente dalla Consob, nel corso del discorso di Giuseppe Vegas a Piazza Affari di qualche giorno fa e ora si cominciano a ipotizzare le casistiche maggiormente frequenti. Anzitutto, bisogna specificare che il collocamento dei titoli azionari delle pmi viene ritenuto strategico e fondamentale per mantenere in vita la stessa Borsa Italiana, visto che le quotazioni nuove di zecca sono davvero scarse e non molte aziende sembrano interessate a una prospettiva del genere. L’invito della Commissione Nazionale di Società e di Borsa è stato dunque perentorio, ma in che modo verrà percepito nella realtà concreta?

IL DISCORSO ODIERNO DI VEGAS AL MERCATO FINANZIARIO
L’attuale sviluppo del mercato domestico può essere a ragione considerato come molto modesto, un chiaro segno della debolezza della nostra piazza finanziaria. Un esempio da seguire potrebbe essere quello degli Stati Uniti, in cui le stesse piccole e medie imprese vanno addirittura a rappresentare un indice: vi sono vari interventi che fanno intendere questo percorso. Ad esempio, si sta provando a ridimensionare il carico dei costi per gli emittenti, aumentando al contempo la tutela destinata agli investitori. In aggiunta, la documentazione che di solito deve essere allegata alle domande per le offerte al pubblico (in primis le offerte pubbliche iniziali, gli aumenti di capitale e le emissioni di strumenti di debito) sarà snellita di parecchio, un altro incentivo di un certo peso.

PER LE PMI RICHIESTE DI CREDITO IN AUMENTO NEL 2010

C’è poi da aggiungere come il limite di esenzione per l’obbligo di prospetto sia aumentato da 2,5 a 5 milioni di euro, senza dimenticare le cosiddette “pre-istruttorie”, utili per poter approvare i prospetti informativi. Le prossime settimane, infine, dovrebbero essere caratterizzate da altre modifiche regolamentari, con una maggiore focalizzazione sugli emittenti titoli diffusi e la corporate governance.

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