Rcs +13% su interesse Proto su quota Benetton

 Il titolo RCS MediaGroup, quotato a Piazza Affari con il simbolo “RCS”, è in forte rialzo questa mattina alla borsa di Milano. Attualmente le azioni del gruppo editoriale che controlla Il Corriere della Sera mostrano un rialzo del 12,85% a 1,467 euro, ma in precedenza il titolo era stato sospeso per eccesso di rialzo e finito in asta di volatilità dopo aver toccato un massimo intraday a 1,518 euro, livello più alto degli ultimi sette giorni.

A mettere le ali al titolo alla borsa di Milano è l’indiscrezione di stampa legata all’interesse di Proto per la quota in mano ai Benetton. Infatti, il finanziere Alessandro Proto avrebbe presentato un’offerta pari a 3 euro per azione per mettere le mani sulla quota del 5,1% controllata dalla famiglia Benetton. Secondo Proto, in questo momento la partecipazione dei Benetton in Rcs “non è più strategica per il loro business”. L’offerta incorpora un premio del 130,77% rispetto al valore di chiusura di borsa di ieri (1,3 euro).

Intanto, l’amministratore delegato di Rcs, Pietro Scott Jovane, continua a mettere a punto i dettagli del nuovo piano industriale del gruppo, che sarà presentato con tutta probabilità a fine novembre. Giovanni Bazoli, componente del patto di sindacato di Rcs attraverso la finanziaria Mittel e presidente del Consiglio di sorveglianza di Intesa SanPaolo, ha dichiarato che alla fine Rcs procederà con un aumento di capitale. Bazoli ha dichiarato che l’aumento di capitale “sarà uno dei corollari dell’adozione di questo piano industriale”. Secondo gli analisti di Kepler, l’aumento sarà pari a circa 500 milioni di euro.

Il broker continua a indicare un rating “reduce” sul titolo Rcs con target price a 0,35 euro. Anche secondo Intermonte il prezzo obiettivo di Rcs è molto più basso dei valori attualmente espressi in borsa. La sim milanese ritiene che l’offerta di Proto non è supportata da un’analisi fondamentale corretta. Intermonte valuta Rcs 0,55 euro con rating “neutral”. Secondo indiscrezioni di stampa i Benetton non venderanno la loro quota, ma Proto cercherà altre strade per incremenetare la sua partecipazione.

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