Valore Apple a 600 miliardi di dollari

 Come era ampiamente prevedibile, Apple continua senza battute d’arresto la sua corsa in Borsa. La società ha già sfondato la soglia dei 600 miliardi di capitalizzazione, puntando direttamente al “bottino” grosso: i 1.000 miliardi di dollari. A sorprendere è invece la celerità con la quale la società di Cupertino, in California, sta stracciando qualsiasi record: a gennaio la capitalizzazione della società era di “soli” 400 miliardi di dollari, poi balzati a 500 miliardi a marzo e, a distanza di un solo mese, agli attuali 600 miliardi.

Per comprendere quanto sia straordinaria la corsa della società che fu di Steve Jobs basti considerare che fino ad oggi solamente Microsoft (e ai tempi della ben nota bolla speculativa) aveva raggiunto una cifra simile. Oggi Apple sembra essere in grado di far molto di più (per intenderci, vale già tre volte tutte le 40 società presenti nell’italiano indice FTSE MIB), e il traguardo dei 1.000 miliardi di dollari di capitalizzazione non sembra più un’utopia.

Secondo parte degli analisti, il merito per questa ulteriore spinta della società in Borsa è da attribuirsi a una nuova ventata di euforia che sta coinvolgendo l’intero mercato finanziario, in odor di una nuova new economy 2.0, sospinta anche dall’offerta pubblica iniziale di Facebook, e dall’acquisto della Instagram da parte dello stesso social network. Un acquisto che è strettamente collegato alle sorti della Apple, considerando che il software per le foto istantanee è prevalentemente utilizzato su iPhone e iPad (nonostante sia presente altresì su altri dispositivi che utilizzano il sistema Android).

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Ad ogni modo, è ben chiaro come l’ascesa impetuosa di Apple sia determinata da altri fattori, da quelli tecnologici a quelli produttivi, fino al marketing e alla finanza. Il tutto nella migliore delle tradizioni che Steve Jobs aveva cercando di instillare a lungo termine nella compagnia, con risultati ancora ben lungi dall’esaurirsi.

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