Fondiaria Sai ritocca al ribasso le stime del 2011

 Stime negative e risultati al di sotto delle attese: i dati relativi al 2011 di Fondiaria Sai non sono affatto incoraggianti e mettono in luce una situazione piuttosto precisa. In effetti, la compagnia assicurativa torinese si è vista costretta a rivedere al ribasso il proprio risultato netto, come specificato opportunamente in una nota emessa nel corso della giornata di ieri. La pubblicazione, tra l’altro, era stata sollecitata con molte pressioni dalla Consob, intenzionata a conoscere lo stato di salute del gruppo. Ebbene, ora si conosce la realtà, le informazioni disponibili al momento attuale e le performance dei principali mercati finanziari inducono a pensare che gli obiettivi relativi al risultato netto non saranno raggiunti, visto che nei mesi scorsi si era parlato di un importo pari, se non superiore, ai cinquanta milioni di euro.

Antitrust, multa milionaria contro tre assicurazioni

 Un nuovo cartello commerciale ha dato filo da torcere all’Antitrust, la quale è dovuta nuovamente intervenire per interrompere le pratiche commerciali scorrette: la vicenda ha riguardato da vicino diverse compagnie attive nel ramo assicurativo e le gare che le hanno viste coinvolte negli ultimi tempi, contrassegnate, in particolare, da utilizzi anticoncorrenziali delle coassicurazioni e da scambi di lotti e informazioni, elementi che non potevano certo essere tollerati dall’Autorità garante. Il meccanismo in questione, infatti, aveva permesso di ripartire in maniera specifica le quote di partecipazione, soprattutto attraverso le disdette e i subentri, due operazioni che avevano il “pregio” di scongiurare i confronti dal punto di vista della competitività.

Fondiaria Sai: Unicredit e Premafin firmeranno domani

 Ancora ventiquattro ore e Fondiaria Sai potrà vivere la propria giornata campale: è prevista per domani, infatti, la firma del nuovo patto di sindacato da parte di Unicredit e Premafin, il tutto con il consenso dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato. Nel dettaglio, la compagnia assicurativa piemontese provvederà a vendere la propria partecipazione (1,116%), la quale è detenuta in Generali, entro la fine del prossimo anno.

Generali: nel cda odierno stress test e questioni tecniche

 Generali sembra avere le idee abbastanza chiare sulle priorità da monitorare per il futuro più imminente: la compagnia assicurativa triestina si appresta infatti a vivere oggi un consiglio di amministrazione fondamentale, tutto incentrato sulle questioni più urgenti da affrontare. In particolare, a Milano si parlerà soprattutto degli stress test da avviare e di altre questioni di carattere tecnico. Ampio spazio, poi, verrà riservato alla leadership societaria dopo l’abbandono recente di Cesare Geronzi, mentre sono state smentite altre ipotesi di discussione.