Mercato auto in ripresa in Europa

 Torna a crescere il mercato auto del vecchio Continente. Ad aprile, dopo 18 cali mensili consecutivi, il comparto ha infatti conseguito un incremento di 1,8 punti percentuali rispetto allo stesso mese dello scorso anno, con 1.081.307 immatricolazioni. Continua invece a franare il mercato italiano delle quattro ruote, con un decremento del 10 per cento a quota 116.209 unità.

Italiani senza conto corrente

 Stando alla recente stima condotta dalla Cgia di Mestre quasi 3 italiani su 10 non posseggono un conto corrente. Il che, tradotto in termini assoluti, significa che 15 milioni di italiani non tengono i propri risparmi (spesso, pochi) in una banca. A livello europeo nessun altro Paese può contare un numero così elevato di cittadini che non possiede un rapporto di deposito in un istituto di credito.

Previsioni Pil 2013 – 2014

 Secondo quanto afferma l’Istat, per il 2013 si prevede una riduzione del Prodotto Interno Lordo italiano pari all’1,4 per cento in termini reali, mentre per il 2014 la crescita dovrebbe essere limitata allo 0,7 per cento. Nel suo report “Le prospettive per l’economia italiana nel 2013-2014”, pertanto l’Istat segnala che nel 2013 l’attività economica sarà ancora in contrazione, con un contributo fortemente negativo della domanda interna (calata del 2 per cento al netto delle scorte) compensata solo in parte dalla domanda estera netta (in aumento dell’1,1 per cento).

Italia potrebbe chiedere aiuti a Bce – Moody’s

 Stando a quanto affermato da un funzionario di Moody’s, “non è ancora possibile escludere che l’Italia possa chiedere aiuti alla Bce in futuro”. Il funzionario ha poi dichiarato che l’agenzia valuterà la “capacita del nuovo governo italiano di perseguire le riforme” e ha sottolineato che “la situazione rimane difficile”. Ma vediamo più nel dettaglio quali sono state le considerazioni formulate dal rappresentante dell’agenzia di rating.

Spread a quota 100 diventa nuovo obiettivo

 Lo spread a quota 100? Sarebbe il livello “giusto”, almeno stando a quanto ha affermato il direttore generale di Banca d’Italia, Fabrizio Saccomanni, in un suo recente intervento. “Lo spread è ancora troppo alto” – ha infatti affermato il dg riferendosi al differenziale di rendimento tra i nostrani Btp e gli equivalenti titoli di Stato a lungo termine della Germania – “dovrebbe essere a 100”. Un livello certamente ideale ma… realmente raggiungibile?

Previsioni Bankitalia 2013

 L’ultimo bollettino economico diramato dalla Banca d’Italia invita l’Italia a proseguire “con politiche economiche efficaci e credibili, che interrompano la spirale recessiva in atto quasi ininterrottamente dal 2008”. Inoltre, prosegue l’istituto  banchiere precisa che è necessario “evitare che incertezze nel quadro interno e il riemergere di turbolenze nell’area dell’euro minaccino le prospettive di ripresa”. Inviti – almeno per il momento – disattesi, che Bankitalia riproporrà anche nei prossimi mesi.

Andamento settore auto – marzo 2013

 Le vendite di auto nel mercato europeo sono calate del 10,2 per cento rispetto a marzo 2012, per un livello pari a 1,307 milioni di vetture, e per il 18mo calo mensile consecutivo. Ad affermarlo è l’Acea, l’Associazione dei costruttori europei: vediamo dunque quali sono state le principali considerazioni formulate dall’associazione, e quale sia stato l’andamento del gruppo Fiat all’interno del novero delle principali marche continentali.

Ripresa economica Eurozona nella seconda metà dell’anno – Bce

 La Banca Centrale Europea si conferma cautamente ottimista e stima che la ripresa economica dell’Eurozona prenderà luogo nella seconda parte dell’anno. Nel suo bollettino mensile l’istituto centrale banchiere di Francoforte assicura che la politica monetaria rimarrà comunque accomodante, a sostegno di una più celere ripartenza dell’economia dell’area euro. Preoccupa, tuttavia, il continuo deterioramento del mercato del lavoro, con tassi di disoccupazione record.

Decreto pagamento debiti PA

 Con il nuovo decreto che disciplina i pagamenti dei debiti della pubblica amministrazione, le imprese italiane potranno finalmente sperare di ottenere, in tempi ragionevoli, quanto vantato nei confronti delle amministrazioni centrali e periferiche. Eppure, la restituzione dei debiti potrebbe non essere così istantanea come si auspicava: vediamo infatti in che modo lo Stato ha in mente di attivare la copertura utile per rimborsare i propri debiti.

Proroga di un anno per Cipro

 Come molti economisti si attendevano, Cipro è riuscito a guadagnare un anno, ponendo le basi per l’ottenimento di una successiva proroga per almeno altri 12 mesi. In altri termini, il governo di Nicosia avrà un anno di tempo in più per poter raggiungere gli obiettivi di bilancio, sintetizzabili nella necessità di conseguire un avanzo di bilancio al 4%, con un limite al 2017 anziché al 2016. Ma i portavoce dell’esecutivo cipriota fanno sapere che stanno lavorando alacremente per portare l’asticella temporale al 2018…

Crisi finanziaria sulle famiglie italiane

La crisi finanziaria continua a colpire duramente le famiglie italiane. Secondo quanto afferma una recentissima ricerca condotta da Genworth sulla sicurezza finanziaria dei nuclei familiari tricolori, la preoccupazione sembrerebbe farla da sovrana, tanto che solamente una ristrettissima quota di concittadini potrebbe ben dichiararsi “finanziariamente sicuro”.

Stress test banche italiane

 Il Fondo Monetario Internazionale ha espresso un giudizio positivo sull’andamento delle banche italiane. L’istituto internazionale, con sede a Washington, ha infatti espresso una sostanziale promozione nei confronti del sistema creditizio tricolore, che sarebbe in grado di superare lo “stress” relativo a un ulteriore deterioramento del contesto. Il tutto, nonostante la debolezza dell’economia nazionale, controbilanciata da una forte dotazione di capitale e dalle mani d’aiuto della Banca Centrale Europea.

Produttività italiana ancora in calo

Senza usare mezzi termini, il presidente della Bce Mario Draghi ha ricordato come la produttività italiana sia praticamente ferma da 10 anni, ponendo così il BelPaese alle spalle di Portogallo e Spagna, le cui prestazioni non sono certamente brillanti. Di fatti, posto il 1999 uguale a 100, l’Italia nel 2012 presentava un indice di produttività maggiore di soli 2 punti.