Unioncamere, al via il Comitato per la legalità

 Il Consiglio generale di Unioncamere ha istituito il Comitato nazionale per la legalità con l’obiettivo di offrire una sede di coordinamento delle azioni di monitoraggio e delle iniziative antiracket e antiusura. Ma i compiti del nuovo organismo non finiscono qui. Nelle intenzioni dei promotori, il nuovo Comitato dovrà anche incrementare i rapporti con l’Agenzia nazionale per i beni confiscati sostenendo, grazie ad un Progetto di sistema realizzato  con l’Associazione Libera, le attività di re-immissione sul mercato dei beni confiscati, a cominciare dalle oltre 1.300 imprese con centinaia di dipendenti sottratte alle attività illecite.

Il Comitato nazionale – che dovrà occuparsi soprattutto di coordinare il monitoraggio e di aiutare le aziende colpite dall’illegalità – sarà formato dai Presidenti delle Camere, da rappresentanti delle amministrazioni centrali, delle associazioni particolarmente coinvolte sui temi della legalità e dal direttore generale di Infocamere.  Si stima che i beni confiscati a fine 2010 siano oltre 11mila: tra questi, figurano edifici, terreni, capannoni, e oltre 1.300 imprese ed esercizi commerciali. In particolare, il Progetto avviato da Unioncamere si propone di agire su tre versanti: la governance delle aziende confiscate alle organizzazioni criminali da gestire in modo efficiente in previsione del loro futuro reinserimento sul mercato; la nascita di nuove imprese per la gestione dei beni confiscati; il consolidamento e lo sviluppo di aziende già re-immesse nel circuito economico.

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