Banda larga, i bonus al vaglio del Governo

Il Governo sembra intenzionato a spingere sulla banda larga, sostenendo il suo utilizzo da parte della popolazione con dei bonus specifici. Scopriamoli insieme, sottolineando che si sta pensando a un voucher senza limiti di reddito.

Bonus di sostegno contro digital divide

Quando si parla di supporto alla fibra ottica si parla di anche di un bonus condomini per la fibra ottica e incentivi per l’uso dei servizi cloud. Insomma interventi che puntano a rendere la popolazione in grado di “digitalizzarsi” dal punto di vista tecnico per favorire l’abbattimento della burocrazia.  In pratica stanno prendendo forma quegli interventi utili che Infratel, la società in-house del ministero dello Sviluppo economico che gestisce il piano per la diffusione della banca larga, ha intenzione di attuare per eliminare il più possibile il digital divide.

Una volta che saranno pronte le osservazioni degli operatori, un decreto del ministero che dividerà le risorse in base alle necessità e ai bonus o interventi da sostenere. Sono in totale a disposizione 407,5 milioni del Fondo nazionale sviluppo e coesione che verranno destinati per l’80% alle regioni del Sud con maggiori fondi destinati alla Sicilia (81,5 milioni), alla Campania (75,9) e alla Puglia (32,8).

Voucher banda larga senza limite Isee

Tra le misure al vaglio del Mise vi è quella di un voucher da 300 euro per le famiglie senza limite Isee, a differenza di quello che era stato il primo giro di contributi messi a disposizione dal novembre del 2020. Questo valore è stato deciso in base alla valutazione dei prezzi delle offerte sul mercato. E sarebbe in grado di coprire mediamente la metà di un contratto capace di garantire un servizio, fino a 24 mesi, di banda ultra larga.

Questo contributo è pensato, fino all’esaurimento dei fondi disponibili, per quei nuclei famigliari che non hanno un servizio di connessione o che devono passare da un contratto con potenza inferiore ai 30MB/s a uno a velocità superiore. Il voucher potrà essere erogato solo per l’offerta a maggiore velocità tra quelle disponibili se nel palazzo ne arrivano diverse e come sempre, è previsto un solo contributo a nucleo famigliare.

La limitazione data dall’Isee non ha consentito lo sfruttamento totale delle risorse del primo contributo, poi dirottate ai servizi dedicati alle Piccole Medie Imprese.  Questa nuova fase di contributi per la banda larga sostiene anche il cablaggio verticale dei condomini e  i servizi cloud. In questo caso lo stanziamento delle risorse deve essere ancora deciso da infratel.

Altrettanto importante è il finanziamento che si sta valutando per supportare l’attivazione del servizio Spid e di Posta elettronica dei servizi. In questo caso però i contributi arriverebbero direttamente nelle casse dei fornitori di servizi.  Per quel che concerne lo Spid,  il sostegno sarebbe destinato sono nel caso in cui l’operatore prevede un attivazione a pagamento.