Aspi, tempi stretti per definizione nuova compagnia

Come già anticipato il giorno in cui si è parlato del raggiungimento dell’accordo, Aspi ha tempi davvero molto stretti per definire la nuova compagnia che porterà Cassa Depositi e Prestiti al suo interno e i Benetton a scendere fortemente all’interno del capitale.

Calendario serrato di impegni per Aspi

Il calendario lascia davvero senza fiato: Autostrade per l’Italia deve diventare una public company e deve farlo in fretta. In questo momento le prime due date chiave sono rappresentate dal 23 luglio, termine indicato dal Mise per la presentazione del nuovo piano economico finanziario da parte di Aspi e quella del 27 luglio quando dovrà avvenire la firma del memorandum di intesa con Cassa Depositi e Prestiti, che sarà alla guida con il 33% del capitale di una cordata d’investitori istituzionali con il 22%.

Poco più di una settimana quindi per far si che Aspi, Atlantia e CDP trovino una quadra per dare vita all’operazione in modo netto e certo. Questo presuppone, tra le altre cose, che Cassa Depositi e Prestiti convochi il suo cda. Ma non solo: per quanto i tempi siano infatti molto serrati e già questo rischia di rappresentare un problema, bisogna tenere da conto che vi è anche la quotazione di Aspi in Borsa il prossimo anno da pianificare e questo significa trovare un accordo sul valore di Aspi sulla base del quale potrà essere varato l’aumento di capitale.

I nuovi investitori che faranno parte della cordata di certo avranno la loro importanza e sarà necessario che vengano gestiti e trattati in modo adeguato. In fin dei conti una delle cose più importanti da stabilire è la partnership industriale ideale, quella che sappia apportare il proprio supporto e conoscenza in merito alla gestione d’infrastrutture autostradali.

Possibili investitori stranieri di grande pregio

Parlando di soggetti pronti a investire in Aspi e preparati nel loro futuro ruolo sono due nomi a spiccare più di tutti: Macquarie, che a quanto pare ha confermato il suo interesse, già presente in passato, per essere della cordata insieme a Cassa Depositi e Prestiti e il fondo statunitense Blackstone specializzato in infrastrutture. Due elementi molto validi, sebbene si sia alla ricerca d’interesse anche da parte di elementi italiani.

Il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri ha sottolineato che il requisito più importante è in realtà quello di essere “investitori pazienti”, ovvero proiettati sul guadagno relativo al lungo periodo. Intervenendo al congresso nazionale di Ali, la Lega delle autonomie locali ha spiegato:

Noi qui stiamo intervenendo con una soluzione molto efficace rispetto a una vicenda molto complessa, unica per evidenti ragioni. Il negoziato che si è protratto nella notte non è stato tra ministri ma tra governo e Aspi e non riguardava l’assetto proprietario: quello che per noi è sempre stato l’elemento fondamentale e cioè la piena accettazione del regime tariffario definito dall’Autorità indipendente, quindi tariffe corrette, investimenti, sicurezza, insomma un regime concessorio moderno.

Per un’azienda che sappia essere competitiva.