Metodi di rilevazione grafica: il grafico lineare

 Il primo passo da fare per studiare un grafico, è sicuramente scegliere la modalità di rilevazione dei prezzi: generalmente abbiamo 2 grandi categorie di grafici:

prezzo in relazione al tempo (dove si imposta il tempo di rilevazione del prezzo);

prezzo svincolato dal fattore tempo (vengono rilevate le variazioni di prezzo senza un timing costante).

Per quanto riguarda la prima categoria di rilevazioni, l’esempio più conosciuto è quello del classico grafico lineare, che rappresenta l’andamento dei prezzi rilevati ad una certa distanza di tempo (il time frame).

Ad esempio: il grafico in alto mostra i prezzi di chiusura di giornata (time frame giornaliero quindi) dell’indice SPMIB nel mese di Gennaio.

L’immediatezza di lettura di un grafico simile è evidente: riusciamo a farci subito un’idea di cosa è successo a Gennaio. Il problema sorge quando si ha necessità di sapere qualche informazione in più: se volessimo analizzare le escursioni giornaliere dei prezzi, oppure i prezzi di apertura, o ancora se volessimo monitorare eventuali gap* del mercato, il grafico lineare non ci aiuta assolutamente.

È quindi utile tenere un grafico lineare dei Mercati che vogliamo analizzare, ma rimane comunque molto limitato per lo studio (o addirittura inutilizzabile per analisi più avanzate).

Ovviamente possiamo tenere diversi grafici di questo tipo cambiando il time frame: ad esempio possiamo registrare le chiusure settimanali per avere un grafico weekly, oppure se siamo interessati all’investimento di breve termine possiamo utilizzare un grafico a time frame 15 minuti, o ancora a 60 minuti, e così via.

La scelta dei time frame da analizzare è molto personale: il consiglio ai neofiti è sicuramente quello di utilizzare ad esempio grafici Weekly (time frame 1 settimana) e grafici Daily (time frame 1 giorno): il primo per determinare il trend primario, il secondo per studiare il trend secondario.

Questa rimane comunque un’idea dalla quale partire per iniziare gli studi, starà poi a ognuno la scelta definitiva dei grafici da analizzare in base al proprio arco temporale di investimento e soprattutto alle proprie conoscenze tecniche e capacità di analisi.

* gap: è il termine tecnico che indica uno spazio del grafico nel quale non si è manifestata alcuna attività di compravendita. Verrà spiegato e approfondito nei prossimi articoli.

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