Stellantis-Renault, Elkann smentisce fusione

Stellantis – Renault è una fusione che non s’ha da fare. Almeno per ora. La smentita è arrivata direttamente da presidente del gruppo John Elkann.

Nessuna fusione tra Stellantis e i francesi

Si è parlato recentemente di questa possibilità, già paventata in passato con FCA, a causa delle recenti dichiarazioni di Carlos Tavares, ceo di Stellantis. Non è una novità che in questi ultimi giorni i rapporti tra il gruppo Italofrancese e il governo italiano siano ai ferri corti.

Se a questo si aggiunge che il governo francese, azionista sia di Stellantis che di Renault, sembra intenzionato a voler raggiungere tale fusione proprio per rafforzare il mercato Francese dell’automotive, di certo possiamo aspettarci scintille pirotecniche nei prossimi mesi tra le parti.

Mettendo un attimo da parte la smentita arrivata direttamente da John Elkann, rimane comunque sul tavolo il fatto che Pomigliano e Mirafiori davanti a uno scenario del genere potrebbero rischiare già più di quanto fanno attualmente. Non è una novità che Stellantis sia meno presente o comunque più in difficoltà sul territorio italiano.

Una fusione di Stellantis con Renault non farebbe altro che peggiorare la situazione. Sbilanciando ancor più di ora l’equilibrio all’interno del gruppo: E non a favore italiano. Elkann, a ogni modo, ha sottolineato che non è prevista nessuna fusione e che il gruppo resta anche in Italia dove è già presente.

Tutta la diatriba è iniziata nel momento in cui Carlos Tavares ha sottolineato la necessità di consolidare l’industria automobilistica a livello europeo per combattere la crescita importante parte dei produttori cinesi. Non si tratta di una preoccupazione nuova, dato che già lo scorso ottobre il ceo di Stellantis aveva manifestato una forte preoccupazione per i prezzi al ribasso delle vetture cinesi.

Situazione preoccupante in Italia

Cercando di ammortizzare eventuali perdite, aveva acquistato una partecipazione del 20% all’interno della cinese LeapMotor. Dobbiamo sottolineare che non è stata menzionata apertamente una fusione ipotetica con Renault da parte del ceo di Stellantis. Ma allo stesso tempo, se pensiamo all’intervista rilasciata a Bloomberg, si è parlato di rischio occupazionale per Pomigliano e Mirafiori proprio per la mancanza di bonus governativi concernenti l’acquisto di veicoli elettrici.

Le problematiche tra Stellantis e il governo italiano non si sono placate nemmeno con gli incentivi messi a punto dall’esecutivo per il 2024. E la criticità non è a questo punto solo di tipo occupazionale ma anche politica. In un contesto generale traballante, il governo sta tentando di proteggere in maniera importante l’occupazione dell’industria automobilistica nazionale.

I sindacati ovviamente sono preoccupati per le parole che vengono spese per Pomigliano e Mirafiori. Se davvero dovessero avverarsi venti di fusione, cosa accadrà ai lavoratori italiani?