Air France-KLM Group, maggior compagnia aerea europea, nonché partner principale di Alitalia, ha annunciato di voler provvedere al licenziamento di più di 2.000 dipendenti, a causa dei bassi profitti provenienti dalla vendita dei biglietti e della riduzione dei volumi del carico aereo. I tagli all’occupazione, i quali riguarderanno il 3% dell’attuale forza lavoro della compagnia francese, verranno realizzati nel corso di quest’anno fiscale: Air France ha conseguito una perdita netta pari a 505 milioni di euro nel trimestre conclusosi il 31 dicembre 2008, a fronte di un profitto annuo di 139 milioni di euro.
C’è però anche da dire che sono già molte le compagnie aeree europee che hanno tagliato i posti di lavoro (la cifra totale si aggira attorno alle 5.000 unità): compagnie come la Virgin Atlantic Airways Ltd. e la SAS Group, infatti, si sono viste costrette a ridurre in maniera drastica la domanda di impiego. Air France ha comunque guadagnato circa 3,2 punti percentuali alla borsa di Parigi, soprattutto dopo l’annuncio della società di volere ridurre il capitale di spesa di 1,2 miliardi di euro. L’unità francese di Air France attualmente impiega circa 60.000 persone, a cui si devono aggiungere altri 30.000 dipendenti che lavorano ad Amsterdam per la società KLM, la quale venne aggregata al gruppo nel 2003: ed è proprio la società olandese, attraverso le parole della portavoce Joyce Veekman, a non voler commentare la notizia circa i possibili tagli occupazionali.
C’è anche un altro dato che sta spingendo la compagnia francese a questo passo: infatti, mentre il traffico di passeggeri si era accresciuto nel quarto trimestre del 2008 (+3,4%), già a gennaio esso era scivolato dell’1,9%. Air France ha voluto precisare, tra l’altro, che i contratti volti a fissare il costo per gli acquisti di carburante hanno avuto un impatto davvero negativo, a seguito in particolare del calo di ben 76 punti percentuali subito dal greggio a partire dal mese di luglio.