Auto cinesi: una minaccia per l’industria europea?

Invasione in Europa delle auto cinesi, di cui alcuni modelli sono giudicati fotocopie di Bmw, Daimler, Volkswagen, Toyota. Bmw e Daimler sono gia’ passati alle azioni legali, la Ceo della Shuanghuan è molto simile alla Bmw X3, lo stesso costruttore cinese produce anche la Noble, vettura quasi identica alla Smart che ha quindi scatenato le proteste di Daimler.
Nonostante le accuse di plagio dei grandi costruttori nazionali, l’importatore tedesco di auto cinesi China Automobile Deutschland (Cda) ha proseguito la sua attività per l’ampliamento della rete di distribuzione in Europa, entro la primavera saranno oltre 200 i partner di China Automobile Deutschland (Cda) che metteranno in vendita nelle principali citta’ europee i modelli delle vetture Ceo e Ufo prodotti da tre anni, rispettivamente, da Shuangahuan e Zhejian Jonway. Entro il 2010 l’industria cinese sfornerà tante automobili da pareggiare il conto con la produzione globale americana e le auto prodotte in Cina costeranno, mediamente, il 30 per cento in meno di quelle che escono dalle fabbriche europee.
Da Isernia giunge la notizia che la cinese Faw (First automobile works, un’azienda statale che produceva macchine da guerra) ha cominciato i test di omologazione di un’auto interamente cinese, la Happy Emissary.


La linea è molto simile a quella della Opel «Agila». Secondo indiscrezioni, «Happy Emissary» ha una cilindrata 1100 cc, un motore a 3 cilindri potenza 52 cavalli (probabilmente di derivazione Toyota) cambio a 5 rapporti, vetri elettrici, barre porta bagagli sul tetto, apertura a sportello del portellone posteriore, autoradio con lettore Cd e musicassette, cerchi in lega, fendinebbia. La versione cinese è priva di servosterzo elettrico, Abs e air bag, ma i test di omologazione in corso in Molise prevedono anche queste strumentazioni e optional come il climatizzatore. Il prezzo di questa utilitaria pare sarà all’incirca di 4000 euro, un colpo basso per l’industria europea. Ma i cinesi riusciranno ad essere competitivi anche in termini di qualità?
Via | ANSA

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