Madoff: ergastolo e 170 miliardi di dollari per truffa colossale

 Il finanziere americano Bernard Madoff in galera sin da subito. Secondo alcune indiscrezioni apparse sul Wall Street Journal, un giudice distrettuale degli Stati Uniti avrebbe ordinato il carcere per Madoff, revocando la sua cauzione e gli arresti domiciliari (nel suo attico di Manhattan).

È a rischio di fuga – ha detto il giudice – e ha i mezzi per tentarla. La cauzione è revocata.

Il finanziere, coinvolto infatti in un crack da circa 50 miliardi di dollari (ben 11 capi di accusa), si è sempre dichiarato colpevole e la pena potrebbe essere l’ergastolo, precisamente 150 anni e 170 miliardi di dollari di restituzione. Il giudice Danny Chin ha così accettato la dichiarazione di colpevolezza del finanziere statunitense Bernard Madoff, che ha ammesso le proprie responsabilita’ in tutti gli 11 capi di imputazione che gli sono stati contestati. In questo modo Madoff di eviterà un processo di fronte a una giuria popolare e sarà quindi il giudice a emettere la sentenza, attesa per il 16 giugno.

Quali sono i crimini contestati all’imputato? Potremmo chiederlo a una delle sue vittime, la cui lista raggiunge le 162 pagine e annovera vips tra i più famosi: Steven Spielberg, gli attori Kevin Bacon e Jonh Malkovich, la stella del baseball Sandy Koufax e Larry Silverstein, proprietario di parte degli appartamenti del World Trade Center, il premio Nobel per la pace Elie Wiesel, il senatore Frank Lautenberg, la 91enne attrice Zsa Zsa Gabor, nonchè i figli, i nipoti, la moglie, il fratello e addirittura l’avvocato di Madoff.

Una truffa veramente colossale. Ma cosa ha commesso quest’uomo tanto da rischiare la galera a vita? Come abbiamo accennato prima, Madoff era considerato un guru in campo finanziario e per questo molti suoi clienti, affidavano a lui il proprio denaro perchè lo investisse secondo le sue aspettative. Tutto ha inizio negli anni Novanta:

Mi limitavo a depositare i soldi dei clienti su un conto della Chase Manhattan Bank, pensavo che ne sarei uscito presto, – si difende il finanziere – che sarei stato in grado di estricare me e i miei clienti, ma non è stato possibile. Speravo di poterne uscire presto ma è stato impossibile.

Madoff ha creato uno schema Ponzi, ovvero un’enorme catena di Sant’Antonio. L’ex guru prometteva lauti introiti ai suoi clienti e siccome i guadagni tardavano ad arrivare, il finanziere riusciva a coprire con i nuovi investimenti, sempre superiori ai rimborsi richiesti dai clienti. Quando le richieste di disinvestimento raggiunsero i 7 miliardi di dollari (soldi che non riusciva a restituire), i “misfatti” di Madoff sono venuti alla luce e l’ex guru é stato arrestato l’11 dicembre 2008.

Dove sono finiti i soldi? Ovviamente introvabili. Il sostituto procuratore Marc Litt ha detto che il governo continuerà a indagare per rintracciare fondi segreti ed eventuali complici.

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