Caffè, gli investitori snobbano le contrattazioni

 Il caffè non appare più in grado di offrire un buon risveglio e una prima carica di energia agli investitori. Il motivo è presto detto: la gustosa bevanda ha perso gran parte del proprio appeal in questi ultimi mesi, a causa soprattutto del nervosismo dei mercati di riferimento e delle emergenze dell’eurozona. Nel dettaglio, i contratti futures relativi alla qualità arabica sono scesi al loro livello più basso degli ultimi quattro mesi, con i sottoscrittori che si sono allontanati praticamente in massa. I dati più preoccupanti sono quelli giunti dall’Intercontinental Exchange di New York, dove neanche la qualità robusta è stata degna del proprio nome.

Nel 2009 potrebbe esserci una mancanza di caffè per i problemi di raccolta del Brasile

 C’è un proodotto che sembra non conoscere crisi della domanda anche in un periodo di crisi: secondo le stime degli analisti, infatti, nel 2009 ci potrebbero essere dagli 8 ai 10 milioni di sacchi in meno di caffè rispetto alla domanda. Nel 2008 il consumo della bevanda nera si dovrebbe attestare intorno ai 130 milioni di sacchi mentre l’offerta è stata di 130. Ma nel 2009 i problemi potrebbero sorgere per le difficoltà che si sarebbero registrati nel primo paese produttore al mondo, il Brasile. Il paese sudamericano infatti dovrebbe raccogliere ciorca 6 milioni in meno di sacchi della categoria Arabica, che è quella maggiormente consumata nel mondo. Altri due milioni in meno dovrebbero venire dalla Bolivia, Costa Rica, Honduras e Guatemala. Meno problemi dovrebbero esserci invece per la qualita’ Robusta che viene sopratutto utilizzata per l’espresso, essendo di gusto più forte e concentrato.