L’Ocse vede un futuro nero per l’occupazione, ma Sacconi rimane ottimista

 L’Ocse (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economici) ha nuovamente lanciato l’allarme sul problema dell’occupazione: si prevede infatti che il tasso di disoccupazione delle principali nazioni industrializzate possa raggiungere valori a due cifre entro il 2010. Il rapporto è stato pubblicato nel corso del summit sociale del G8 che è cominciato in questi giorni a Roma. Già il dato sulla disoccupazione relativa al 2009 non era positivo (tasso di disoccupazione al 6,9% nelle principali economie mondiali), ma si prevede anche un incremento esponenziale di persone senza lavoro nei prossimi due anni. Come precisa lo stesso rapporto:

Se questi dati dovessero venire confermati, si arriverebbe ad una crisi simile, se non peggiore, a quella verificatasi negli anni ’70 e ’80, all’indomani dei famosi shock petroliferi. Bisogna dunque intervenire immediatamente.

Nonostante questi cattivi “presagi”, il ministro del lavoro Maurizio Sacconi si mostra ottimista, ritenendo la crescita della disoccupazione molto più lenta rispetto a quella che si sta verificando negli Stati Uniti.