Germania porto sicuro per gli investimenti

 La Germania continua ad essere il paese in grado di attrarre i grandi investitori internazionali, sia nei momenti di maggiore euforia dei mercati finanziari sia quando scoppiano pericolose turbolenze. Sebbene l’economia tedesca stia rallentando vistosamente, complice la recessione nella maggior parte dei paesi dell’area euro, la fiducia delle imprese tedesche resta elevata, come dimostrata dall’indice Ifo business climate pubblicato giovedì scorso. Il costo del debito di Berlino è la metà di quello americano e sei volte più basso di quello italiano. La borsa di Francoforte è ai massimi di sempre.

Il successo economico-finanziario della Germania arriva soprattutto dall’esterno. La crisi dei bond sovrani europei e le politiche monetarie di Fed e BoJ finiscono per avvantaggiare le finanze pubbliche e l’economia tedesca. Berlino ha il suo quantitative easing senza mai aver iniettato un euro nel sistema, mentre Fed e BoJ si affannano a inondare i mercati con migliaia e migliaia di dollari di nuova liquidità. Il rendimento del Bund a 2 anni è pari a zero, quello del Bund a 10 anni tocca l’1,4%.

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Un mese fa il rendimento del Bund decennale aveva toccato un minimo storico sotto l’1,2%. Ma perché la Germania si finanzia a tassi così bassi, mentre gli altri paesi fanno una fatica tremenda a far quadrare i conti? La motivazione principale risiede nel fatto che le disgrazie dei paesi periferici europei (Italia, Spagna, Portogallo, Grecia e così via) hanno spinto gli investitori internazionali a comprare sicurezza nei titoli tedeschi. D’altronde la Bce non stampa moneta come gli altri ed è una copia spiaccicata della Bundesbank.

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Il quantitative easing “invisibile” della Germania potrebbe sortire effetti anche migliori e più duraturi rispetto a quello americano o giapponese. Innanzitutto perché i problemi economici e finanziari dei paesi periferici dell’area euro dovrebbero durare a lungo e favorire ancora i Bund tedeschi in un contesto di fly-to-quality. Poi la disoccupazione in Germania è davvero molto bassa e il Tesoro tedesco si trova in condizioni molto più favorevoli rispetto a quello americano, che ha trasferito alla Fed il 30% del debito pubblico. Intanto la politica di QE della BoJ sembra essersi inceppata e c’è stato il clamoroso crollo di Tokyo. Se anche Wall Street dovesse iniziare a mostrare segnali di instabilità, la Germania potrebbe attrarre ancora più flussi di denaro in cerca di sicurezza.