Fiat: ancora cassa integrazione ma l’ad rimane positivo

 Mentre oltreoceano hanno approvato il progetto di legge che destina fino a 15 miliardi di dollari alle tre sorelle dell’auto di Detroit: General Motors, Chrysler e Ford. Al contrario, il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha precisato che il governo non ha esaminato alcun provvedimento a favore del settore automobilistico. Infine, oggi si è riunito il consiglio di amministrazione di Fiat, per esaminare i dati di budget del 2009.

La filiale Case New Holland ha annunciato ieri altri tre mesi di cassa integrazione per lo stabilimento di San Mauro Torinese (macchine movimento terra). Le agenzie di rating (Morgan Stanley e Sal. Oppenheim) non sono molto clementi con l’azienda: nei giorni scorsi sono arrivati altri due declassamenti per le azioni Fiat. La banca americana vede nero nel futuro dell’intero settore auto in Europa; il titolo Fiat cede così il 5% in Borsa.

Fiat balza in borsa dopo le rassicurazioni di Marchionne e la ripresa della produzione

Fiat ha reso noto che i problemi legati ai motori 1.3 multijet sono stati risolti e la produzione dovrebbe ripartire tra domani e mercoledi. L’attività è stata sospesa per alcuni giorni negli stabilimenti italiani di Mirafiori e Termini Imerese e non potrà non intaccare i volumi di consegna del mese di febbraio, ma il Lingotto ha riconfermato gli obiettivi del 2008.

Il motore diesel multijet 1.3 è prodotto in Polonia, nello stabilimento di Bielsko Biala, dove la produzione è stata sospesa fino a sabato. Questo tipo di motorizzazione è montata su numerosi modelli di veicoli, tra cui la Punto, la Cinquecento, l’Idea e la Lancia Ypsilon, quindi tra i veicoli più venduti.

Il titolo Fiat nella seduta di venerdi era sceso sotto i 14 euro ed ha chiuso a -4,9%, rimbalzato tra le perdite legate alla sospensione della produzione e le voci sul futuro di Marchionne, che lo davano vicino a lasciare il gruppo torinese per la carica di vice presidente della Ubs.