Eurolandia: conti pubblici a rischio senza le riforme strutturali

 L’Europa è un continente che invecchia, e nel giro di una decina d’anni i conti pubblici dei Paesi dell’UE rischiano di “saltare” senza l’adozione di misure e riforme strutturali che coinvolgano sia la sanità, sia il sistema previdenziale. E’ questo, in sintesi, il monito lanciato dai ministri dell’Ecofin agli Stati dell’Unione Europea chiedendo, in particolare, lo stop rigoroso ai pensionamenti anticipati e l’innalzamento dell’età per andare in pensione; i Ministri economici dell’UE, tra l’altro, hanno messo in evidenza come l’adozione rapida di misure strutturali che, oltre a sanità e pensioni, riguardino anche il mercato del lavoro, permetterà alle economie dei singoli Stati di evitare che nel lungo termine la crisi finanziaria ed economica possa avere un effetto negativo e prolungato sulle finanze pubbliche. L’Ecofin, inoltre, è arrivato a tale conclusione dopo aver constatato che in Europa ben tredici Paesi quest’anno chiuderanno il bilancio statale con un rapporto tra deficit e prodotto interno lordo superiore alla soglia del 3% del Patto di Stabilità; tra questi, c’è anche l’Italia il cui rapporto deficit/PIL quest’anno dovrebbe attestarsi al 4,5%, con stime al 4,8% per il 2010.

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