Alitalia, ecco il piano di FS per la ripresa

Il piano per la ripresa di Alitalia messo a punto da FS? Un ridimensionamento di Fiumicino e di Linate, il rafforzamento della partnership con Delta per ciò che concerne le tratte intercontinentali ed un taglio dei costi relativi alla forza lavoro. Questo e molto di più, stando alle indiscrezioni stampa provenienti da Il Fatto Quotidiano che avrebbe avuto la possibilità di leggere una bozza dello stesso.

Sono previsti anche tagli ai costi della commercializzazione, alla flotta ed una riapertura delle trattative con Air France per dar vita ad una joint venture di tipo europeo sulle tratte a medio raggio. Alitalia ha bisogno di una cura dimagrante e sarebbero previsti almeno 740 esuberi solo per ciò che riguarda il personale di terra. Tutti interventi necessari per portare il vettore entro il 2023 in sicurezza per ciò che riguarda i profitti e la sua tenuta. Un approccio che sicuramente non piacerà moltissimo ai dipendenti di Alitalia che forse ora rimpiangono di non aver votato si al referendum tenutosi ormai due anni fa.

La nuova Alitalia, plasmata dagli esperti di Delta Airlines e Ferrovie dello Stato, ha tutta l’intenzione di essere competitiva ottimizzando, proprio grazie alla compagnia statunitense, quelli che sono i guadagni e la gestione delle tratte intercontinentali il tutto senza perdere di vista quello che sarà il mercato europeo dell’alta velocità che vedrà la luce nel 2020 e che non solo modificherà la competizione tra i vettori ma darà modo a FS di poter attuare dei progetti che porteranno ottimi risultati sia per Alitalia sia per il trasporto su rotaia del vettore nazionale.

Essenzialmente verranno abbandonate tutte quelle rotte incapaci di dare profitto. Il piano industriale, ad ogni modo, non è ancora completo perché manca ancora il socio commerciale chiamato a completare la NewCo: sarà Atlantia, che finalmente riceve il via libera di M5S e che quindi potrebbe finalmente scoprire le sue carte o si riuscirà a ridimensionare le manie di comando di Lotito? I sindacati, al momento, non apprezzano i 35 milioni di tagli previsti per piloti e assistenti di volo ed i potenziali  740 esuberi per il personale di terra.