De’Longhi promossa da Mediobanca dopo l’acquisto di Braun

 Il titolo De’Longhi è sotto i riflettori negli ultimi giorni dopo l’accordo con Procter & Gamble per l’acquisizione della licenza perpetua di Braun, storico marchio del settore dei piccoli elettrodomestici del colosso americano. L’azienda trevigiana è stata subito premiata dagli investitori con un boom in borsa al dir poco spettacolare. Dopo aver guadagnato quasi il 12% due giorni fa, ieri il titolo ha toccato un massimo storico a 11.26€ per poi ripiegare nel finale di seduta a causa delle prese di beneficio dopo il forte rally. Da inizio anno De’Longhi è senza dubbio uno dei titoli migliori quotati a Piazza Affari.

Ipotesi bancarotta fraudolenta per Im.co e Sinergia (Ligresti)

 Continua l’indagine della Procura di Milano sulle attività della famiglia Ligresti. I sospetti maggiori derivano dal deflusso di risorse passate dalle casse della holding Premafin, ma anche delle controllate Fondiaria-Sai e Milano Assicurazioni, alla famiglia di Paternò per finanziare i propri progetti immobiliari. L’epicentro della girandola di immobili della famiglia Ligresti ha il suo epicentro a Roma, via Guido d’Arezzo, nel palazzo dove ha sede sia la Im.co che Sinergia. Sempre qui aveva sede la Terredi srl, che nel 2003 aveva venduto alla Im.co un terreno a Milano. Qui hanno sede anche altre società della galassia Ligresti: Premafin, Icein, Avvenimenti e Sviluppo Alberghiero.

Goldman Sachs aumenta dividendo per la prima volta dal 2006

 A Wall Street è stata ripetutamente criticata per le sue pratiche poco etiche adottate nei confronti della clientela, ma ieri si è presa una piccola rivincita. Nonostante il bilancio sia apparso in calo, Goldman Sachs – la più discussa tra le banche d’affari a stelle e strisce – ha battuto le attese degli analisti e dimostrato che il settore bancario americano è in crescita e in condizioni nettamente migliori rispetto alle rivali europee. In linea generale, Goldman Sachs non ha comunque brillato nei conti visto che l’utile netto è sceso del 23% a 2,11 miliardi di dollari.

Risultati 1° trimestre 2012 Yahoo! e Intel migliori delle attese

 Ieri sera sono stati pubblicati i risultati del primo trimestre 2012 di tre colossi hi-tech della Corporate America, che hanno evidenziato ancora una volta che il settore tecnologico è davvero in grande condizioni e che quindi il boom dei titoli quotati al Nasdaq è giustificato dai fondamentali delle società. Yahoo! ha diffuso i conti del primo trimestre dell’anno evidenziando un balzo dei profitti del 28% a 286 milioni di dollari. Il giro d’affari si è attestato a 1,077 miliardi di dollari (+1%), che non tiene conto delle commissioni versate ai partner commerciali.

Rating Nokia sempre più vicino al livello “spazzatura”

 Il rating del colosso tecnologico finlandese Nokia continua a scendere ed è ormai ad un passo dalla soglia “junk”, cioè spazzatura. Nessuno avrebbe mai immaginato che Nokia potesse scendere così tanto nella scala di valutazione delle agenzie di rating, eppure il crollo c’è stato. A complicare le cose per la regina dei telefonini è stato il recente allarme sugli utili per l’anno in corso. Moody’s ieri ha deciso di tagliare il rating sul debito di lungo periodo a “Baa3” con outlook negativo, dopo che Nokia ha annunciato un crollo delle vendite di cellulari del 16% su base annua.

Come proteggersi dalla volatilità dei mercati

 Da fine marzo scorso sono tornate le tensioni sui mercati finanziari mondiali, a causa di un mix esplosivo fatto di rallentamento economico (Cina, ma anche la recessione in molti paesi europei) e timori per la tenuta del debito sovrano dei PIGS (paesi della zona euro “periferica”). Se i day trader brindano alla volatilità dei mercati, gli investitori “cassettisti” cercando di capire in che modo è possibile proteggersi adeguatamente dagli alti e bassi di borse, obbligazioni e altri asset finanziari.

Offerta Unipol accettata da Premafin

 Continua a tenere banco l’operazione “Grande Unipol”, una delle più complesse negli ultimi anni sulla borsa di Milano. Il progetto di fusione tra il gruppo bolognese di bancassurance e la galassia Ligresti passa da una valutazione di Premafin di 80 milioni di euro e dal controllo completo di Unipol sul nuovo aggregato che nascerà con la fusione con Fondiaria-Sai. Unipol avrà il controllo del 66,7% del nuovo conglomerato finanziario composto da Unipol Assicurazioni, Premafin, Fondiaria-Sai e Milano Assicurazioni.

Perché il rendimento dei Bund è sui minimi di sempre

 Lo scorso 11 aprile è avvenuta l’asta dei Bund a 10 anni, che ha evidenziato il rendimento lordo più basso di sempre all’1,77%. Considerando l’ultima rilevazione di marzo sull’inflazione in Germania al 2,1%, il rendimento del decennale tedesco (Bundesanleihen nella dizione completa) risulta negativo in termini reali (depurato per l’appunto dalla crescita dei prezzi al consumo). L’agenzia del debito tedesca aveva offerto titoli di stato con scadenza luglio 2022 e cedola 1,75% per 5 miliardi di euro. Il rendimento così basso, però, ha spinto gli investitori a richiedere soltanto 4,11 miliardi di euro.

Fusione FonSai-Unipol alla fase finale

 In attesa di trovare l’intesa sui concambi, continuano le trattative per l’integrazione tra Fondiaria-Sai e Unipol. L’operazione che coinvolge le “quattro sorelle” (Premafin, FonSai, Milano Assicurazioni, Unipol) prosegue stasera con i vari CdA. Si comincia alle 18 con quello di Premafin. Le trattative per la fusione delle società è proseguita anche questa notte, dopo gli incontri serrati del week-end. La distanza tra domanda e offerta dei partecipanti si sarebbe accorciata, ma resta ancora da sciogliere il difficile nodo dei concambi.

Difendersi dalla crisi puntando sul settore delle bevande

 Ci sono dei settori (pochi in verità) che riescono a tenere meglio di altri durante le turbolenze finanziarie. In certi casi la performance è addiritura positiva, a fronte di pesanti perdite per gli indici generali di mercato. Un settore difensivo in grado solitamente di reggere l’urto della crisi è senza dubbio quello delle bevande (“beverages”). Da inizio anno l’indice Msci beverages è salito del 20% circa, rispetto al calo del 10% dell’indice Msci Europe.

Salini pronto per aumentare quota in Impregilo al 29%

 Non si ferma il testa a testa tra Salini e Gavio per il controllo del general contractor italiano Impregilo. Il costruttore romano Salini potrebbe aumentare la sua attuale quota del 25,37% fino al 29%, per avvicinarsi al 29,9% della quota detenuta dall’attuale primo azionista Gavio (dopo la liquidazione del pacchetto in mano agli ex soci di Igli, Benetton e Ligresti). Salini ha presentato il preconsuntivo 2011 del proprio gruppo per evidenziare lo stato di salute dell’azienda. Salini Costruzioni ha chiuso lo scorso esercizio con un aumento del valore della produzione rispetto al 2010 a 1,4 miliardi di euro.

Nuovo presidente Unicredit Giuseppe Vita

 Sarà Giuseppe Vita il nuovo presidente di Unicredit. Ieri la discussione fra i soci è stata lunga e a tratti accesa, ma come era stato ipotizzato all’inizio si è arrivati alla conclusione che tutti si aspettavano. La scelta è ricaduta sull’ex presidente di Deutsche Bank, attualmente in forza ad Allianz Italia. L’accordo sulla nomina a presidente di Vita è stato preso all’unanimità: le fondazioni, i soci privati italiani e stranieri hanno remato nella stessa direzione. Ieri poi è stata sottoscritta anche la lista dei rappresentanti in vista dell’assemblea del prossimo 11 maggio a Roma.

Carlyle sbarca a Wall Street con Ipo da 800 milioni di dollari

 La seconda società di private equity più grande degli Stati Uniti, Carlyle Group, sta per sbarcare a Wall Street con un’Ipo faraonica. L’obiettivo è collocare il 10% del proprio pacchetto azionario ad un prezzo che dovrebbe portare ad una raccolta compresa tra i 750 e gli 800 milioni di dollari. Lo sbarco alla borsa di Wall Street è previsto per l’inizio del mese di maggio prossimo. Con l’inizio della prossima settimana partirà anche il road show per preparare l’Ipo, grazie al contributo di 21 banche che dovranno poi collocare le azioni di nuova emissione agli investitori.

Crollo Nokia in borsa dopo allarme utili 2012

 A pochi giorni dall’annuncio del bilancio dei primi tre mesi del 2012, Nokia ha lanciato un inatteso profit warning (“allarme utili”) a causa delle difficoltà riscontrate sui mercati emergenti e per la contrazione dei margini di redditività nel settore degli smartphone. L’annuncio ha fatto crollare ieri i titoli Nokia alla borsa di Helsinki del 15% a 3.25€. In realtà, il titolo ha toccato ieri anche un minimo intraday a -19%, praticamente sui livelli che non si vedevano dal 1997.