Cina taglia i tassi di interesse

 Mossa a sorpresa da parte del Governo Cinese; senza annunci o preavvisi, è stato deciso il taglio dei tassi di interesse per la prima volta in tre anni di 25 punti base. Il tasso di interesse sui prestiti a un anno passa quindi dal 6,56% al 6,31% mentre quello sui depositi a un anno scende dal 3,5% al 3,25%. Negli anni precedenti sono stati alzati i tassi in questione ben tre volte, di cui due nel 2010 e una nel 2011.

Invariati invece i tassi in Inghilterra; la Bank of England lascia invariato il tasso allo 0.50%, ed infatti non erano previsti cambiamenti in questo senso. La risposta del mercato è immediata; il rialzo dei giorni precedenti trova conferma grazie alle nuove politiche monetarie del Dragone che, nonostante la fase di crisi che stà attraversando, consolida la sua presenza nel mondo finanziario con scelte ragionate e sopratutto condivise.

Poche semplici mosse per mandare avanti un Paese enorme che presto potrà sfidare gli USA nella carica di prima economia del Mondo. Male invece in Eurozona, anche se i mercati salgono; le accuse alla BCE ed alla Commissione Europea sono ancora senza risposta e l’inadeguatezza delle misure contro la crisi ha peggiorato nel tempo la posizione della Moneta Unica Europea nel mondo, anche se i cambi oggi sono mossi dalla speculazione.

CINA, OUTPUT IN CRESCITA DOPO OLTRE QUATTRO MESI

Bene Piazza Affari che dopo un’open in linea con la chiusura di ieri sale velocemente portandosi subito sopra ai 13500 punti e distanziandosi ulteriormente dal bottom del primo giorno di Giugno, in prossimità di quota 12500 punti.

Bene Saipem che guadagna oltre il 4% sul prezzo di ieri e bene anche Mediobanca, che recupera terreno guadagnando il 3,99% e confermando le prospettive rialziste per l’ottava in corso. In rosso A2a che cede l’1,84% seguita da Generali a -0.69% e Mediaset a -0,39%.

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