Deutsche Bank taglia target su tre banche italiane

 Il colosso bancario tedesco Deutsche Bank ha diffuso un report sul mondo bancario, nel quale c’è uno spazio importante dedicata agli istituti di credito italiani. Secondo la banca d’affari tedesca, molte banche italiane continuano a mostrare ricavi deboli e accantonamenti per perdite su crediti. La banca ritiene che il recupero della competitività, e soprattutto della redditività, sarà possibile solo attraverso un drastico taglio dei costi. Unicredit, Intesa SanPaolo e Banco Popolare sono le banche che assaggiano la scure del colosso tedesco.

Deutsche Bank ha abbassato il target price di Unicredit a 4,2 euro da 4,3 euro, mentre la raccomandazione sul titolo della banca di piazza Cordusio è stata confermata a “buy” (comprare le azioni). Oggi il titolo Unicredit mostra una flessione dello 0,46% a 3,498 euro, dopo che ieri era avvenuta una chiusura con progresso superiore al 3%. Rivisto al ribasso anche il prezzo obiettivo di Intesa SanPaolo a 1,6 euro da 1,8 euro. Il rating sulle azioni della banca di Ca’ de Sass è stato confermato a “buy”. Stamattina le azioni Intesa SanPaolo sono in calo dello 0,86% a 1,262 euro.

La revisione del giudizio è arrivata anche su Banco Popolare. Il target price è stato abbassato a 1,4 euro da 1,6 euro con rating confermato a “hold” (tenere le azioni in portfolio). Oggi il titolo in borsa perde l’1,03% a 1,246 euro. Deutsche bank ha poi confermato il giudizio su quattro istituti bancari. Secondo la banca d’affari tedesca, Banca Mps vale appena 0,1 euro e la raccomandazione sul ttiolo resta invariata a “sell” (vendere le azioni). Oggi Mps sale dell’1,46% a 0,2159 euro.

Il target price di Ubi Banca è stato confermato a 2,3 euro con rating stabile a “hold”, mentre il prezzo obiettivo di Banca Popolare di Milano viene confermato a 0,3 euro con rating “hold”. L’ultimo giudizio riguarda Credem, sul quale la banca tedesca mantiene una raccomandazione a “hold” con target price a 3,1 euro. Stamattina il titolo della banca emiliana perde poco più di un punto percentuale a 3,688 euro.

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