Continua il sali scendi di Wall Street, travolta da una valanga di trimestrali. Tengono i tecnologici: a mercati chiusi sono arrivati i conti di Apple e Amazon. Entrambi si sono rivelati superiori alle attese, ma mentre i primi sono stati totalmente positivi, quelli del gigante dell’e-commerce ha accusato un calo nei margini lordi. A preoccupare ancora di più gli investitori ed i mercati è arrivato il profit warning dell’ad di Amazon, il quale ha già rivisto al ribasso le stime per il 2008: l’utile si fermerà a 940 milioni, cifra inferiore ai ai 985 previsti ad inizio anno.
Per il trimestre a venire Amazon prevede ricavi in crescita ma margini di profitto in discesa, tra i 120 ed i 160 milioni. Buoni risultati anche per Boeing, il colosso attivo nel settore aerospaziale, che ha riportato un aumento degli utili del 38% e ricavi del 4%.
Notizie non altrettanto positive dal settore finanziario: la Ambac Financial ha infatti registrato perdite per il valore di 1,66 miliardi di dollari, arrivando a perdere fino al 40% al NYSE. I mutui subprime hanno lasciato il segno sul gigante attivo nella copertura dei bond assicurativi: a causare il crollo delle azioni soprattutto l’effetto sorpresa con gli analisti che non si aspettavano una perdita di tale entità.
Se il bilancio delle trimestrali degli ultimi due giorni non è da buttare via, preoccupa maggiormente il mercato immobiliare statunitense: le vendite di case nuove nel mese di marzo sono crollate del 37% rispetto al medesimo periodo del 2007, raggiungendo il minimo storico da 17 anni a questa parte. Anche il ha subito una decisa riduzione, -13,3%, mai così male negli ultimi 40 anni.
Ora c’è attesa per la riunione della FED di fine mese, quando potrebbe essere presa la decisione di tagliare i tassi di un ulteriore quarto di punto. La volatilità non accenna a voler lasciare i mercati; la sensazione è che la crisi possa riservare ulteriori sorprese.
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