Produzione Industriale Eurozona frena Piazza Affari

 La tensione sui mercati azionari che mette in discussione il rialzo in corso nel medio periodo viene alimentata nella giornata di oggi dai dati sulla produzione industriale dell’Eurozona, in calo dell’1.1% a Dicembre. La seduta di oggi a Piazza Affari si è avviata esattamente dove si è conclusa ieri senza gap di prezzo ma in pochi minuti gli acquisti sono iniziati e per circa 3 ore sono proseguiti, fino a portare l’indice poco sopra a quota 16500 che ora diventa la statica da controllare in close giornaliero.

Nel caso in cui il FTSE-Mib chiuderà le contrattazioni al di sopra della resistenza indicata allora il minimo del ciclo a due settimane in chiusura al 20 Febbraio sarà invece anticipato al bottom di questa mattina e l’avvio della nuova fase rialzista porterà presto l’indice delle blue-chips oltre il top della scorsa ottava.

Il dato negativo sulla produzione industriale Europea ha solo rallentato l’andamento di oggi ma se l’effetto negativo dovesse spingere nella seconda parte della giornata il FTSE-Mib al di sotto di quota 16400 stabilmente allora le previsioni diventeranno negative ed il close ciclico cadrà giusto al 20 Febbraio prossimo.

Per la giornata di oggi l’intraday sarà rischioso mentre l’overnight, con il favore dei segnali di cui sopra, sarà la scelta migliore per i traders; la divergenza con Wall Street è evidente e per questo motivo si esclude una fase laterale, sopratutto in questa fase ciclica.

Tra le blue-chips vediamo nella parte alta del listino Parmalat, oggetto della speculazione sui rumors di un eventuale dividendo, seguita da Campari che invece si conferma come titolo difensivo nel medio periodo. Tra le peggiori a Piazza Affari c’è Lottomatica che attualmente cede il 5.90% seguita da Finmeccanica a -0.80% che però nel pomeriggio potrebbe recuperare terreno.

Tra le azioni positive che invece nel pomeriggio rischiano di ribaltare la loro situazione abbiamo Fiat; questa ha dimostrato una debolezza di fondo nell’ultimo periodo che preoccupa gli investitori ed allontana i grandi fondi e fino a quanto non ci sarà una svolta il titolo è da considerarsi a rischio.

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