Investire in ciò che si conosce, la strategia di Peter Lynch

Peter Lynch è comunemente definito uno dei più grandi investitori al mondo, insieme a Warren Buffet. Nato nel 1944, all’età di 22 anni (grazie alle conoscenze maturate quando lavorava come caddy in un Country Club) venne assunto presso la società Fidelity Investments e, dopo qualche anno di gavetta, fu messo a gestire il fondo Magellano, il quale aveva 18 milioni di dollari di capitale.

Lynch ha gestito questo fondo per 13 anni, alla fine dei quali il suo valore era arrivato a 13 miliardi di dollari. Insieme a Buffett è adesso considerato uno dei “saggi” della finanza ed i suoi “mantra” guidano gli investimenti di molti a Wall Street.

Il suo più celebre motto era semplicemente “investite in ciò che conoscete“. Questo secondo lui deve assolutamente essere il punto di partenza; quello in cui uno investe deve essergli talmente chiaro da poterlo spiegare in pochi minuti anche a chi non è del settore. Anche la scelta stessa delle aziende su cui investire deve seguire il solito principio:

scegliete dei business che anche un idiota potrebbe gestire,

preferisco investire in una catena di motel che in comunicazioni satellitari.


Lynch non solo investiva in quello che conosceva (Ford, Philip Morris, Volvo, General Electric), ma era solito visitare le aziende e mantenere uno stretto contatto con i vari dirigenti. Ogni scelta doveva inoltre essere preceduta da un’attenta analisi, e non arrivare in seguito ad una sensazione od un consiglio.

La filosofia di Lynch non è applicabile solo dai trader professionisti ma anche dai retail, anzi secondo lui questi ultimi sono favoriti perchè meno sotto pressione, meno legati ai profitti nel breve termine e più flessibili. Gli investitori privati infatti possono permettersi di diversificare i propri investimenti senza trovarsi a gestire un elevato numero di azioni (Peter Lynch al Magellan Fund ne gestiva 1400 circa).

Quando si sta analizzando una società per decidere se investirci i punti fondamentali valutare sono:
  • Utili anno per anno: capire quale trend sta seguendo
  • Tasso di crescita degli utili
Da questi due dati otteremo il PEG, una maniera per capire se un’azienda è sottovalutata dal mercato rispetto alla propria crescita. Il Peg si ottiene da il price earnigs fratto la crescita degli utili (degli ultimi cinque anni).

La società “perfetta” in cui investire sarebbe quindi una piccola società, ignorata dai mercati, con una storia di utili e soprattutto una potenziale crescita in un settore in cui difficilmente andrà incontro ad una seria concorrenza.

Una filosofia che anche il più piccolo investitore dovrebbe far propria!

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