Le banche italiane in un anno hanno perso in Borsa 51 miliardi di euro

Il primo trimestre del 2008 si è chiuso negativamente per le principali banche italiane. In particolare, i gruppi creditizi appartenenti all’indice Top Banche hanno perso in Borsa in un anno, tra il marzo del 2007 e il marzo del 2008, circa 51 miliardi di euro. Nel primo trimestre dell’anno corrente, le banche hanno registrato un calo dei ricavi che hanno raggiunto appena quota 15,6 miliardi di euro.

Nello specifico, nei bilanci dei vari istituti di credito il margine di intermediazione si è ridotto del 10,4%, il risultato corrente è sceso del 32,1% a quota 4.598 milioni di euro e il risultato netto, gli utili, è diminuito del 48,2% arrivando a 3.693 milioni di euro.


A spingere in basso i ricavi delle principali banche italiane sono state soprattutto le conseguenze, sui vari mercati finanziari, della crisi dei mutui subprime. A pesare notevolmente sui guadagni degli istituti creditizi sono stati, anche, la decisione di ridurre le commissioni di oltre il 6%, l’aumento delle perdite sui crediti e l’azzeramento della voce in bilancio “altri ricavi”. A determinare quest’ultimo punto sono stati i minori guadagni da trading e le minusvalenze sui portafogli-titoli di proprietà delle banche.

Tra gli istituti di credito italiani, appartenenti all’indice Top Banche, quello che ha attraversato maggiori difficoltà e ha subito maggiori perdite è UniCredit. I ricavi del gruppo sono scesi del 16,5 %, il risultato corrente del 49,2% arrivando a 1.505 milioni di euro e i profitti hanno segnato un calo del 51%. Il secondo gruppo che ha registrato maggiori perdite è la Banca Carige con una diminuzione del risultato corrente pari al 47,6%.

UBI Banca, invece, è l’istituto creditizio che ha contenuto al meglio le perdite con un risultato corrente in discesa, rispetto a marzo 2007, del 3,6% a 403 milioni di euro e un utile in crescita del 13,5%.

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