Nuovi tassi di riferimento in futuro

L’European Securities and Markets Authority (Esma) e l‘European Banking Authority (Eba), autorità indipendenti dell’Unione Europea con compiti di supervisione del mercato finanziario e del sistema bancario, hanno pubblicato congiuntamente i risultati del lavoro svolto al fine di proporre principi comuni per un nuova regolazione del benchmark di riferimento per il mercato interbancario. Uno studio dal quale emerge “significativa debolezza” e “insufficienze” nella governance del meccanismo di fissazione dell’Euribor, tanto da far ipotizzare possibili ribaltoni nell’individuazione di nuovi tassi di riferimento.

Esma e Eba hanno proposto di fatto una lunga serie di raccomandazioni all‘Euribor-European Banking Federation (Eebf), organismo che determina quotidianamente il tasso sulla base delle indicazioni di un gruppo di banche, sottolineando la stretta necessità di dar seguito a riforme strutturali che non potranno che essere realizzate dalla Commissione europea.

Per quanto concerne il documento congiunto, è emerso che sarebbero dieci le raccomandazioni realizzate per modificare l’Euribor. “Si parte innanzitutto” – ricordava il quotidiano La Repubblica in un suo approfondimento online – “da un miglioramento della governance con l’autonomia dello steering committe (il centro decisionale dell’Eebf) dall’industria bancaria, con riunioni regolari del comitato e la pubblicazione dei verbali. Si passa poi ai dettagli tecnici, che riguardano ad esempio la riduzione del numero di tassi prodotti da 15 a 7, per toccare la determinazione di responsabilità per la qualità dei dati trasmessi dalle banche e i meccanismi di governance e audit interni. Le indicazioni di Eba ed Esma hanno trovato il plauso formale della Eebf, che in una nota ha precisato: “Siamo contenti di vedere che vanno nella stessa direzione dei passi preliminari che abbiamo già deciso per rafforzare la procedura di definizione dell’indice e la governance con l’obiettivo di evitare possibili manipolazioni in futuro” (vedi anche Banche italiane promosse da Ubs).

Vedremo, nelle prossime settimane, quali passi verranno posti in essere per poter dare concretezza alle ipotesi già formulate.

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