Per l’economia USA il peggio potrebbe non essere passato. I fatti più rilevanti della prossima settimana

 Continua ad essere estremamente incerto lo scenario economico mondiale e la settimana che sta per iniziare si preannuncia segnata dallo spettro della recessione. L’approvazione del piano di salvataggio da parte della Camera dei deputati non ha infatti fugato i dubbi riguardo la capacità del sistema di riuscire a riprendersi senza ulteriori sconvolgimenti. Mancano i dettagli sulle modalità con cui verranno acquisiti gli asset “tossici” e i tassi interbancari continuano a salire, con il Libor e l’Euribor a livelli record. Senza un ritorno alla normalità del mercato del credito sarà difficile riuscire a scongiurare conseguenze sull’economia reale. Particolarmente significativo il dato sul mercato del lavoro USA che ha fatto segnare il peggior calo da 5 anni a questa parte: 159’000 unità in meno nel solo mese di settembre. Sempre più economisti pensano che il dato proveniente dal mercato del lavoro sia soltanto il primo di una serie di cifre al ribasso.

Nei prossimi giorni in particolare verranno pubblicati i dati sulla bilancia commerciale USA e sulla vendita di case. L’Europa sarà invece interessata dal dibattito sui provvedimenti dal prendere per reagire alla crisi. Segnaliamo a tal proposito l’appello all’azione comparso su lavoce.info e firmato da molti economisti europei i quali chiedono un intervento coordinato a livello europeo di ricapitalizzazione delle banche europee, minacciate da alti livelli di leva finanziaria. La prossima settimana inizierà inoltre la stagione delle trimestrali a Wall Street. Le prime società a rendere noti i risultati del terzo trimestre saranno Alcoa (martedì), Chevron (martedì) e General Electric (venerdì). C’è preoccupazione intorno a questi dati, in quanto potrebbero mettere in luce le difficoltà che l’industria sta affrontando.

Se soffre main street, Wall Street non può fare altrimenti. In questa ottica i listini azionari potrebbe soffrire nuovi ribassi nonostante gli sforzi dei governi di mettere in campo misure anti crisi. Secondo Michael Stathis, di Apex Venture Advisors, grazie all’approvazione del piano di salvataggio

“la prossima settimana potremmo assistere ad un rally del mercato, in tal caso molte persone tornerebbero a comprare. Ma io credo che sarà soltanto una trappola, il mercato resta impostato al ribasso”.

3 commenti su “Per l’economia USA il peggio potrebbe non essere passato. I fatti più rilevanti della prossima settimana”

  1. Ho paura che in Europa non abbiano preso le cose per tempo come al solito. Poco fa gli esperti dicevano che non c’erano problemi per noi, adesso Unicredit sta andando malissimo e Profumo dice che la situazione non è per niente buona.
    C’è davvero confusione in giro.

  2. Inoltre in Europa c’è da tenere conto della frammentazione politica…non soltanto c’era l’illusione di evitare i peggiori effetti della crisi,ma adesso ogni governo sembra proporre la propria ricetta ed agisce in modo indipendente

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