Prezzo del petrolio attorno ai 50 dollari al barile. A febbraio crollano i consumi dei prodotti petroliferi

 Il prezzo del petrolio torna ad attestarsi intorno ai 50 dollari a barile. Dopo essere crollato a picco sotto i 44 dollari in seguito alla recente decisione dell’Opec di mantenere invariata la produzione, il prezzo del greggio, infatti, si è riavvicinato ai 50 dollari a barile. A New York nella prima mattinata di oggi il future Light Sweet Crude sul (Wti) con scadenza ad aprile ha raggiunto i 48,51 dollari al barile mentre il Brent era a quota 47,77 dollari al barile.


Secondo il ministro saudita Ali Al-Naimi, il prezzo del petrolio deve continuare a salire per raggiungere livelli ideali compresi tra i 60 e i 75 dollari a barile.

Quaranta dollari non sono abbastanza -ha spiegato Al-Naimi nel corso di una conferenza stampa- c’e’ bisogno di un prezzo tra i 60 e i 75 dollari al barile per consentire ai produttori marginali di continuare la produzione di etanolo e greggio pesante.

Intanto, crollano i consumi dei prodotti petroliferi. Lo comunica l’Unione Petrolifera i cui dati dimostrano un calo dell’8,1% rispetto allo stesso mese del 2008. I consumi di prodotti petroliferi per lo scorso febbraio sono stati pari a 6,2 milioni di tonnellate. Crolla anche la domanda dei carburanti che a febbraio si è attestata attorno a 2,8 milioni di tonnellate con perdite del 9,3% per i consumi di benzina e di oltre il 10% per quelli del gasolio.

2 commenti su “Prezzo del petrolio attorno ai 50 dollari al barile. A febbraio crollano i consumi dei prodotti petroliferi”

  1. Con tutti gli incentivi per il GPL e la pubblicità mi sembra quasi normale che ci sia stato un maggiore abbandono del diesel.
    Tant’è che operatori come Q8 incentivano il consumo dei loro carburanti speciali con promozioni come i 2 punti per litro invece di 1 litro = 1 punto.
    Direi che comunque tra GPL e diesel speciali tutti spingono al rispetto dell’ambiente.

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