Qual’è l’utilizzo migliore dei Ctz

CTz è un sinonimo utilizzato per individuare i Certificati del Tesoro zero coupon, il che significa che sono di Titoli a reddito fisso emessi dal Ministero del tesoro Italiano, che a differenza dei Buoni poliennali del tesoro che offrono un flusso cedolare costante per tutta la loro vita, essi invece hanno una cedola pari a zero euro.

Certificati su Enel: una strana storia di giochi di potere

 È il 23 Agosto 2007 e tutto sembra andare per il meglio. Gli indici corrono verso l’alto e niente può fermarli. Ora, con il senno di poi, sappiamo che non è così. Enel quota più di 7 euro per azione. La società ha attirato nel corso degli anni centinai di cassettisti, grazie a lauti dividendi e ad una solidità aziendale indiscussa che ha permesso una crescita quasi costante del valore delle azioni. Agli investitori più dinamici e propensi al rischio, vengono incontro certi istituti, i quali emettono certificati su Enel appunto, strutturati più o meno nel seguente modo:
compri il certificato ad un certo prezzo;
– se a scadenza il sottostante (in questo caso ENEL) quota sopra la soglia di sicurezza, avrai diritto ad un bonus;
– la soglia di sicurezza è posta tra i 4,30 e 4,50 euro (a seconda del certificato);
– i certificati scadono quasi tutti nel mese di Dicembre 2008.

Questo tipo di prodotti finanziari sono stati emessi prevalentemente da istituti svizzeri e tedeschi, in un periodo in cui la crisi ancora non si vedeva e gli analisti indicavano buy su tutto. L’unico fatto strano, era che l’emittente e l’analistaerano la stessa persona. Insomma, una banca emetteva certificati palesemente rialzisti e la stessa banca consigliava di comprare il sottostante, perché sarebbe salito.

Insomma, figurarsi se dopo 4 anni di crescita, si scende proprio adesso…figurarsi se Enel si troverà mai sotto i 4,30-4,50 euro…figurarsi se gli analisti si sbagliano!

I certificati andarono a ruba. Gli emittenti, si caricarono di un debito virtuale di bonus incredibile. Ma la scadenza era lontana e in Borsa, mai dire mai.

Commodities, non solo oro, petrolio e grano

Quando si parla di commodities e di investimenti in materie prime è inevitabile pensare subito a oro, petrolio e grano. Ma non esistono solo queste e non sono solo metalli preziosi, cereali e greggio a salire di prezzo.

Il cacao ad esempio: nel primo trimestre del 2008 il consumo è aumentato del 4,7% e la quotazione ha raggiunto valori da record. Il cacao fa parte dei coloniali, con caffè, cotone e zucchero, quotati al NYBOT (New York Board of Trade). Il cacao in particolare da inizio anno ha subito un rialzo del 20% fino a toccare a febbraio il nuovo record storico di 2.467 dollari a tonnellata.

Le previsioni per il resto del 2008 sono di maggiore stabilità, ma i rialzi sono sempre dietro l’angolo. Per investire sul cacao esistono certificati che permettono di replicare l’andamento del sottostante (Abn Amro ad esempio) ma un rischio va calcolato: il rischio di cambio perchè i future sul cacao sono calcolati in sterline.