Conti in miglioramento per Eads

 EadsEuropean Aeronautic Defence and Space (Eads) ha annunciato di aver chiuso il 2012 con risultati in forte miglioramento. La multinazionale, operante nei settori della difesa e dell’aviazione, ha infatti archiviato i 12 mesi con ricavi pari a 56,48 miliardi di euro, in incremento del 15 per cento in termini tendenziali, trascinando così al rialzo tutte le principali righe del conto economico dello stesso periodo temporale e fiscale.

Fusione Eads – Bae nuova interruzione

 Altro colpo di scena nelle trattative per la fusione tra Eads – Bae. Stando a quanto riporta l’agenzia di stampa TM News, infatti, le due società avrebbero bloccato le negoziazioni, e non avrebbero nemmeno domandato la proroga ai negoziati, ponendo di fatto termine a una vicenda che non si è mai caratterizzata per semplicità. Stando alle indiscrezioni dei primi minuti, poi confermate da più fonti, a interrompere le relazioni sarebbe stata la parte tedesca. Per gli analisti, la notizia porterebbe una boccata d’ossigeno a Finmeccanica.

Fusione Eads – Bae sempre più difficile

 La fusione Eads – Bae risulta essere sempre più in salita e, probabilmente, non si farà. A sostenerlo è il sito internet del settimanale tedesco Der Spiegel, secondo cui i colloqui fra la francotedesca Eads e la britannica Bae Systems, per una fusione che avrebbe dovuto generare un colosso del settore aerospaziale sarebbero praticamente saltati. Cerchiamo di capire quale sarebbe stata la genesi dell’operazione e perchè, stando alle fonti tedesche, le trattative sarebbero (forse) definitivamente saltate.

EADS in difficoltà per i costi di aerei militari: non va meglio per Boeing

 La European Aeronautic, Defence & Space Co., compagnia proprietaria della società di costruzione di aerei Airbus, ha annunciato che i guadagni per il 2008 saranno superiori rispetto alle precedenti previsioni di profitto: tale incremento è stato sicuramente favorito dalla spedizione di numerosi jumbo A380, soprattutto al fine di contrastare il rallentamento della produzione della Boeing Co. EADS ha guadagnato il 3,7% alla borsa di Parigi proprio dopo che il direttore generale, Louis Gallois, ha fatto sapere che i guadagni per il 2008 supereranno i previsti 1,8 miliardi di euro. Il reddito netto per il terzo trimestre della società francese era pari a 679 milioni di euro, a fronte di una perdita causata dai costi per i ritardi nell’aereo da trasporto militare A400M.

 

Airbus, maggiore azienda al mondo per quanto riguarda la costruzione di aerei commerciali, ha messo a disposizione una decina di A380 a due piani sin dallo scorso anno: tali vetture sono state fornite a diverse aziende, tra cui la Singapore Airlinese Ltd. e la Emirates. Tra l’altro, la Boeing è stata di recente danneggiata notevolmente dal grave sciopero di otto settimane da parte dei macchinisti: la società statunitense sta comunque portando a compimento la costruzione di alcuni modelli 747 da immettere sul mercato.

Airbus-Eads: il cambio euro dollaro li soffoca

L’apprezzamento dell’euro e le difficoltà finanziarie hanno colpito pesantemente la Eads-Airbus, il gruppo aerospaziale europeo. Il 2007 si è chiuso in perdita: la differenza al netto rispetto allo scorso anno è stata di 446 milioni di euro. Ad influire sul rosso, superiore alle aspettative, la debolezza del dollaro e i ritardi nelle consegne del jumbo A380.

L’utile operativo è stato di soli 52 milioni (nel 2006 era stato di 399). Eads è apparsa comunque fiduciosa sul fatto che nel 2008 i conti potessero migliorare. Ma i problemi non sono finiti qui: Eads era in trattativa per vendere tre stabilimenti tedeschi al OHB/Mt Aerospace, ma il riassetto non è riuscito. L’obiettivo di Airbus era che Ohb, una volta acquistati gli stabilimenti, vi investisse per ammodernarli; in cambio Airbus avrebbe condiviso i contratti di lavoro, in modo da raggiungere una netta riduzione dei costi. In pratica si tratterebbe di esternalizzare cosicchè gli acquirenti degli stabilimenti diventerebbero fornitori.

Ohb non solo non ha racimolato i capitali necessari, ma ha anche valutato la non convenienza di una tale operazione (con contratti in dollari) dato l’attuale cambio. Eads sta cercando di fare la solita cosa con alcuni stabilimenti in Francia ed in Gran Bretagna: la buona riuscita di queste operazioni è fondamentale per il gruppo aerospaziale. Se non dovessero andare in porto, come è successo con quelli tedeschi, Airbus dovrebbe sostenere tutte le spese da sola, causando così un ulteriore peggioramento dei conti.

Apprezzamento euro: Eads-Airbus delocalizza produzione

Il declino del dollaro è destinato a continuare e il suo posto verrà preso dall’euro, che quindi potrebbe sostituire il biglietto verde quale standard monetario. Con il cambio euro-dollaro a un soffio da quota 1,50, la rivoluzione valutaria sembra procedere spedita, alimentando le preoccupazioni di molti dei governi di Eurolandia, Francia in testa e Italia compresa.