Giappone, Shirakawa: condizioni finanziarie sempre più aspre

 Le condizioni finanziarie del Giappone? Sempre più aspre – e in tempi sempre più stretti. A confermarlo oggi è il governatore della banca del Giappone Masaaki Shirakawa. A dicembre la Boj ha tagliato il suo tasso chiave allo 0,10%. Inoltre, per aiutare le imprese a far fronte alla crisi, ha deciso di comprare temporaneamente commercial paper direttamente.

La Boj continuerà a fare del suo meglio come banca centrale per portare l’economia giapponese su un sentiero di crescita sostenibile con la stabilità dei prezzi

Come spiega il Governatore, l’economia mondiale rallenta rapidamente, e questo processo sta coinvolgendo anche i paesi emergenti, anche se si comportano ancora relativamente  bene. In Giappone, però, l’economia si starebbe deteriorando, le spese di investimenti stanno diminuendo e consumi e produzione stanno rallentando. Il Paese, dunque, dovrà probabilmente affrontare condizioni ancora più dure. Staremo a vedere cosa accadrà al prossimo meeting di politica monetaria della Boj, il 21 e 22 gennaio.

Nessun taglio dei tassi per BOJ: Shirakawa punta al debito collaterale

 Il governatore della Bank of Japan, Masaaki Shirakawa, ha tenuto a precisare che la banca centrale della nazione asiatica ha intenzione di evitare un ulteriore taglio dei tassi di interesse: l’istituto creditizio asiatico punterà invece a immettere nuovo denaro nel sistema finanziario per fornire un sostegno all’economia. Durante una conferenza stampa, lo stesso Shirakawa ha così commentato la sua manovra ai giornalisti, dopo che il tasso di interesse è rimasto invariato allo 0,3%:

Un altro taglio dei tassi di interesse potrebbe comportare molti effetti negativi per il funzionamento del mercato monetario.

 

Il governatore giapponese ha adeguatamente istruito il suo staff al fine di studiare nuove vie per rendere il denaro disponibile per il prestito, come, ad esempio, l’accettazione del debito come garanzia collaterale. La banca potrebbe ora essere costretta a seguire lo stesso comportamento che è stato adottato dalla Federal Reserve e dalla BCE, le quali hanno ridotto i costi relativi ai prestiti, nel caso la crisi economica globale dovrebbe sfociare in recessione in Giappone. Le cronache odierne mostrano come la seconda maggiore economia mondiale stia lentamente scivolando in una grave recessione in quest’ultimo trimestre e come, conseguentemente, le esportazioni giapponesi siano scese al livello più basso degli ultimi sette anni ad ottobre (a causa soprattutto del calo delle vendite di automobile ed elettronica).