Wall Street ancora record aspettando Bernanke

 Nuovi record storici per Wall Street, che beneficia delle parole del presidente della Fed di New York. Infatti, William Dudley ha allontanato l’ipotesi di riduzione del piano di quantitative easing, ovvero l’immissione di liquidità nel sistema al ritmo di 85 miliardi di dollari al mese che fino a questo momento è stato il driver fondamentale per l’ascesa dei mercati finanziari. L’indice azionario Dow Jones ha chiuso con un rialzo dello 0,34% a 15.387,58 punti, toccando un nuovo massimo storico a 15.434,50 punti. Da inizio anno l’indice ha già guadagnato più del 17%.

Borse a picco e spread in rialzo

 Alta tensione sui mercati; nella giornata di oggi, che prosegue il trend negativo dei giorni precedenti, sono stati sollevati dubbi e perplessità riguardo alle mosse di politica economica della Federal Reserve, sempre più presa di mira dagli investitori che non condividono i progressi dell’economia degli Stati Uniti. Anche se il “focus” giornaliero è molto mirato e concentrato oltre oceano, le tensioni si sviluppano su tutto il globo e la borsa crolla a picco.

Truffa Bond USA falsi per 6000 miliardi di dollari

 L’operazione “Vulcanica” che ha portato all’arresto di otto persone dopo la scoperta di 6000 miliardi di dollari di Bond USA falsi è marchiata Italia; l’inchiesta giudiziaria condotta dai pubblici ministeri di Potenza Francesco Basentini e Laura Triassi ha scoperto un’associazione finalizzata alla truffa con un’indagine che ha dell’incredibile e sembra il copione di un film.

Il “grande colpo” ha a che fare con tre casse della Federal Reserve (ovviamente false) che contenevano 6.000 miliardi di dollari di titoli del debito USA falsi. Queste hanno viaggiato da Hong Kong a Zurigo nel 2007 e fino a poco tempo fa’ sono state custodite da una società fiduciaria, prima di essere aperte ed esaminate per scoprire la verità.

Dollaro: i tassi di interesse della Fed fanno evaporare i ricavi

 Gli investitori monetari si stavano fregando le mani per le ottime performance del dollaro, ai livelli più alti addirittura dallo scorso mese di novembre: ma i nuovi tassi di interesse adottati dalla Federal Reserve potrebbero far svanire presto questa euforia. In effetti, la decisione della banca centrale americana è quella di mantenere questi tassi vicini allo zero, una circostanza che potrebbe far letteralmente “evaporare” i ricavi conseguiti dalla moneta verde a maggio nei confronti delle altre valute.