Mutui: tassi riprendono la salita

 Nello scorso mese di dicembre, dopo un lungo periodo di discesa, che ha calmierato la rata mensile di chi ha stipulato negli ultimi anni un mutuo a tasso variabile, i tassi di interesse dei finanziamenti immobiliari alle famiglie, seppur in maniera limitata, sono tornati a salire. A rilevarlo è stata l’ABI, Associazione Bancaria Italiana, nel suo Rapporto mensile di gennaio, precisando che il tasso medio praticato alle famiglie per l’acquisto di immobili è salito a dicembre 2009 di cinque punti base, passando dal 2,90% al 2,95%. La lieve risalita dei tassi sui mutui potrebbe indicare che la “festa” è finita, nel senso che nei prossimi mesi la rata per i mutuatari a tasso variabile potrebbe iniziare lentamente a crescere mese dopo mese.

I nuovi dati sull’Euribor e le conseguenze sul mercato italiano.

Il tasso di interesse calcolato per il pagamento dei mutui ha finalmente invertito la rotta. Dopo i picchi da capogiro raggiunti nel mese di agosto adesso si intravede la possibilità di respirare per decine di migliaia di famiglie alle prese con i mutui variabili.

La buona notizia arriva dalla tabella del Supplemento al Bollettino Statistico di Bankitalia che ha reso note le ultime oscillazioni dell’Euribor e degli altri valori di riferimento ad esso collegati. Il contratto a tre mesi, quello di riferimento, è sceso di quattro punti percentuali attestandosi al 3,743%, valore più basso degli ultimi dieci mesi.

L’Euribor a un mese e quello a sei mesi non sono stati da meno, fermandosi rispettivamente al 3,416% e al 3,787%. Dallo stesso documento arrivano però altre liete novelle per i consumatori che si imbattono ormai quotidianamente nel TAN e nel TAEG. Quest’ultimo nel mese di ottobre si è fermato al 5,88% (contro il 6,11% di agosto, massimo storico) mentre il tasso nominale sui mutui è sceso fino al 5,76% (contro il 5,95% di agosto).