FED lancia il QE3 con 40 miliardi di dollari al mese

 Era nell’aria da tempo e alla fine ieri sera la Federal Reserve non ha deluso le aspettative dei mercati. L’istituto di Washington ha deciso di lanciare il terzo round di quantitative easing, ovvero un nuovo piano di allentamento monetario che porterà all’acquisto di cartolarizzazioni di mutui al ritmo di 40 miliardi di dollari al mese. Il piano di acquisto titoli è illimitato. Non c’è una data di scadenza precisa, in quanto Bernanke vuole procedere su questa strada fin quando non avrà visto sensibili miglioramenti nel mercato del lavoro.

Previsioni negative su crescita e disoccupazione USA 2012

 Nella giornata di oggi la Federal Reserve ha rivisto le stime di crescita ed occupazione relative agli USA ed a sorpresa il quadro previsto è in peggioramento. Secondo Ben Bernanke il tasso di disoccupazione arriverà all’8,2% con la crescita che frenerà da 2,9% al 2,4%. Le stime vengono riviste al ribasso proprio al culmine di un periodo di netto recupero per i mercati azionari che vedono il Dow Jones puntare direttamente a quota 13000 punti.

Anche se il tasso di disoccupazione sta scendendo la decrescita registrata è troppo lenta secondo la FED ed in queste condizioni il rilancio del Paese e della Valuta USA si allontana e sfora il 2012.

Durante l’intervento è stata confermata inoltre l’estensione dell’Operazione Twist; per un valore complessivo di 267 milioni di dollari verrà eseguito lo “swap” dei bond a breve termine con quelli a lungo termine, entro la fine dell’anno. Proprio sull’operazione la commissione si è trovata in leggero disaccordo, con il voto contrario di Jeffrey Lacker, contrario all’estensione dello swap.

Strategie anti-crisi delle banche centrali

 Dallo scoppio della crisi finanziaria nel 2008, le principali banche centrali mondiali sono intervenute a più riprese per tentare di arginare la crisi, sostenere il sistema finanziario, evitare gli squilibri sul mercato valutario e provare a rilanciare la crescita economica. I risultati finora ottenuti non sono stati esaltanti anche se dopo il crack di Lehman Brothers i mercati finanziari globali si sono pian piano allontanati dal precipizio proprio grazie all’interventismo delle banche centrali, evitando i gravi errori commessi in passato, come ad esempio durante la Grande Depressione degli anni Trenta.

L’operazione Twist della FED e la risposta (piatta) del mercato

 L’operazione “Twist” presentata da Bernanke  la scorsa settimana sembra non aver prodotto alcun risultato, tanto in positivo quanto in negativo. La discussione dell’operazione, che ricordiamo intendeva spostare la scadenza temporale dei titoli presenti in portafoglio vendendo quelli a breve termine ed acquistando quelli a lungo, continua anche oggi e più passa il tempo, più ci si accorge che il provvedimento non è assolutamente congruo alla situazione in cui ci troviamo.