Cambio euro/dollaro sui minimi a 4 mesi a 1,2830

 La giornata di ieri è stata caratterizzata da forti vendite sulla moneta unica, sulla quale hanno pesato le dichiarazioni del presidente dell’Eurogruppo, l’olandese Jeroen Dijsselbloem, che ha definito il piano di salvataggio di Cipro un modello da seguire per risolvere i problemi delle altre banche europee. Le dichiarazioni, poi parzialmente rettificate dallo stesso Dijsselbloem, hanno creato panico sui mercati europei che hanno accelerato vistosamente al ribasso. Sul forex il tasso di cambio euro/dollaro è crollato sui minimi a 4 mesi a 1,2830.

FED lancia il QE3 con 40 miliardi di dollari al mese

 Era nell’aria da tempo e alla fine ieri sera la Federal Reserve non ha deluso le aspettative dei mercati. L’istituto di Washington ha deciso di lanciare il terzo round di quantitative easing, ovvero un nuovo piano di allentamento monetario che porterà all’acquisto di cartolarizzazioni di mutui al ritmo di 40 miliardi di dollari al mese. Il piano di acquisto titoli è illimitato. Non c’è una data di scadenza precisa, in quanto Bernanke vuole procedere su questa strada fin quando non avrà visto sensibili miglioramenti nel mercato del lavoro.

Grecia quasi fuori dall’euro

 La nuova ottava sui mercati finanziari è iniziata sulla falsariga di quanto successo venerdì scorso, quando le borse sono crollate sotto i colpi delle vendite e gli spread di Italia e Spagna volati a livelli record. La paura degli investitori per un collasso della Spagna, in grado poi di contagiare anche l’Italia, va a sommarsi anche all’allarme rosso sulla Grecia, che sembra avere più di un piede fuori dall’euro. La tensione è aumentata a seguito delle dichiarazioni del vicecancelliere e ministro dell’Economia tedesco Philipp Roesler.