Oro crolla a 1.180 dollari ai minimi da quasi tre anni

 La bolla dell’oro è scoppiata. Sul metallo giallo si è abbattuta un’ondata di vendite clamorosa, forse impensabile fino a qualche tempo fa considerando il suo status di “bene rifugio” nei periodi di maggiore turbolenza sui mercati finanziari. Ora l’oro è diventato semplicemente una commodity speculativa, messa k.o. dalla decisione della FED di programmare la exit strategy dall’attuale politica monetaria ultra-espansiva che si protrae ormai da oltre 4 anni. Stanotte, sui mercati asiatici, la quotazione dell’oro è crollata a 1.180 dollari l’oncia.

Oro sotto 1.250 dollari ai minimi da settembre 2010

 Ancora un calo per le quotazioni dell’oro, che sui mercati asiatici hanno subito pesanti vendite in scia all’apprezzamento del dollaro americano dopo la diffusione degli ottimi dati sul settore immobiliare e la fiducia dei consumatori negli Stati Uniti. I prezzi del metallo giallo hanno perforato il minimo della scorsa settimana, posto a 1.269 dollari, e hanno messo a punto una nuova accelerazione ribassista fino a 1.243 dollari l’oncia sui livelli più bassi da settembre 2010. La view degli analisti finanziari restano negativa per i prossimi mesi.

Oro ai minimi dal 2010 dopo le mosse della Fed

 Il trend ribassista dell’oro sperimenta una nuova brusca accelerazione. Nel giro di tre giorni i prezzi si sono allontanati definitivamente dalla resistenza di area 1.400 dollari, per incamminarsi verso i minimi dell’anno toccati lo scorso 16 aprile a 1.321 dollari. L’approdo su questi livelli ha scatenato una forte attività degli operatori finanziari, che si è tradotta con il breakout esplosivo del supporto “psicologico” di area 1.300 dollari l’oncia. I prezzi hanno accelerato al ribasso fino a 1.377 dollari l’oncia. Si tratta del minimo più basso da ottobre 2010.

Investitori pessimisti sull’oro nel 2013

 Dopo il clamoroso scivolone dei prezzi a metà aprile scorso, conviene investire in oro nel 2013? A quanto pare no secondo gli analisti finanziari del settore aurifero, che per la prima volta da inizio mese hanno visto crescere la loro quota di pessimisti mentre non si placa il trend di deflussi dagli Etp sull’oro fisico (vedi anche come investire in oro fisico). E’ la 17-esima settimana consecutiva che il patrimonio gestito con gli Etf viene decurtato, in scia anche al taglio delle importazioni da parte dell’India.

Goldman Sachs consiglia di uscire dagli short sull’oro

 La banca d’affari newyorkese Goldman Sachs è finita sotto i riflettori per avere suggerito di vendere l’oro ai propri clienti appena due giorni prima del clamoroso crollo dei prezzi sotto la soglia dei 1.500 dollari. La seduta successiva ci fu un ulteriore crollo delle quotazioni, il peggiore dal 1983 con una perdita di quasi dieci punti percentuali in una sola giornata. Il 16 aprile il metallo giallo ha toccato un bottom di periodo a 1.321 dollari l’oncia, il livello più basso da gennaio 2011.

Allarme sulle borse dopo crollo dell’oro

 A metà aprile i prezzi dell’oro hanno messo a segno una discesa così forte che non si vedeva da 30 anni. Fino a quel momento le quotazioni del metallo giallo si erano mosse quasi sempre nella stessa direzione degli indici azionari (in particolare quelli americani), mostrando quindi una forte correlazione positiva. Il crollo dell’oro non è stato, però, seguito sul Nyse dall’indice Dow Jones e S&P500. Tuttavia, nelle ultime cinque sedute l’indice S&P500 ne ha chiuso tre in rosso e due hanno evidenziato ribassi rispettivamente del 2,3% e dell’1,43%.

Oro a picco sfiora 1.350 dollari sui minimi a 2 anni

 Non si ferma il crollo dell’oro sui mercati internazionali. Dopo la discesa di venerdì, che ha visto come l’oro crolla sotto 1.500 dollari ai minimi dal 2011, anche oggi è proseguito il crollo delle quotazioni. Il metallo giallo è clamorosamente andato a picco sotto 1.400 dollari l’oncia, toccando il minimo più basso da oltre due anni a 1.355 dollari. In due sedute l’oro ha perso più del 15%: una discesa del genere non accadeva da trent’anni. In forte calo anche l’argento sotto 23 dollari, ai minimi da ottobre 2010.

Oro crolla sotto 1.500$ ai minimi dal 2011

 Da qualche settimana le quotazioni dell’oro erano finite sotto il tiro delle vendite, tanto che numerosi broker internaizonali avevano effettuato una sfborbiciata sulle stime dei prezzi per i prossimi anni. Qualche broker si è spinto anche oltre affermando, come nel caso di Credit Suisse, che per l’oro è la fine di un’epoca. Proprio mentre arriva l’indicazione che l’oro perderà il 20% in due anni secondo Goldman Sachs, la quotazione del metallo giallo si scioglie come neve al sole e mette in mostra un crollo del 5,4% in un solo giorno.

Oro perderà il 20% in due anni secondo Goldman Sachs

 L’andamento dell’oro è quello che probabilmente sta creando i maggiori grattacapi a guru e analisti finanziari, nettamente spaccati su quella che dovrebbe essere la futura direzione dei prezzi. Alcuni hanno una view decisamente bullish, altri iniziano a tagliare le stime e a intravedere la fine del trend rialzista di lungo periodo. Fino a dicembre scorso numerose banche d’affari e broker di fama internazionale avevano pronosticato un nuovo boom dei prezzi dell’oro fino a 2.000 dollari, andando così oltre l’attuale massimo storico di 1.921 dollari di settembre 2011.

Oro target a 12 mesi a 1.900$ secondo Exane

 Negli ultimi giorni il mercato dell’oro è tornato prepotentemente alla ribalta a seguito della riconferma del presidente Barack Obama alla Casa Bianca, che ha mantenuto inalterato lo status quo della precedente gestione della politica monetaria. Obama sostiene da tempo la politica dei tassi a zero lanciata da qualche anno da Ben Bernanke. Anche se il timoniere della FED dovesse cambiare nei prossimi mesi, il successore non cambierà la politica ultra-espansiva. Il contesto resta chiaramente favorevole all’oro, che può approfittare delle aspettative di maggiore inflazione attesa nei prossimi anni.

Oro salirà a 2.000$ nel 2013 secondo Bank of America

 Il mercato dell’oro è tornato sotto i riflettori quest’estate sulle aspettative di un nuovo piano di quantitative easing della Federal Reserve. I prezzi sono saliti con decisione a partire dal 21 agosto scorso, quando la quotazione dell’oro era ancora intorno a 1.620$ l’oncia. Il 13 settembre la FED non ha deluso le aspettative dei mercati e ha lanciato, come da attese, il terzo round di allentamento monetario (QE3), generando un nuovo boom dei prezzi dell’oro. Venerdì il future sull’oro quotato sul mercato Comex ha toccato 1.780$ l’oncia.

FED lancia il QE3 con 40 miliardi di dollari al mese

 Era nell’aria da tempo e alla fine ieri sera la Federal Reserve non ha deluso le aspettative dei mercati. L’istituto di Washington ha deciso di lanciare il terzo round di quantitative easing, ovvero un nuovo piano di allentamento monetario che porterà all’acquisto di cartolarizzazioni di mutui al ritmo di 40 miliardi di dollari al mese. Il piano di acquisto titoli è illimitato. Non c’è una data di scadenza precisa, in quanto Bernanke vuole procedere su questa strada fin quando non avrà visto sensibili miglioramenti nel mercato del lavoro.