Rispetto a quelli attuali, per la moneta unica ci sono stati di sicuro tempi migliori. L’euro, dopo aver recentemente rotto al ribasso la soglia psicologica di 1,40 contro il dollaro, continua a registrare una persistente debolezza in seguito alle incertezze legate al salvataggio della Grecia. A pesare sono in particolare i dettagli poco chiari con cui si intende agire nei confronti di un Paese che rischia di pesare e non poco su tutta l’eurozona, e la collaborazione annunciata ufficialmente dalla Bce con la Commissione Europea dimostra come l’approccio sia molto cauto visto che da quando l’euro è nato non si è mai dovuto far fronte ad una situazione di questo tipo. Nel frattempo, dallo scorso mese di dicembre, l’euro ha imboccato la strada della discesa passando contro il dollaro da 1,51 all’attuale livello di 1,36, ovverosia su livelli che non si vedevano dal maggio del 2009.
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