Pubblicità Moby S.p.A potenzialmente ingannevole. L’Antitrust la blocca

L’antitrust ha sospeso la pubblicità della società Moby “Vai in Sardegna o Corsica. TORNI GRATIS” poiché ritenuta ingannevole per i consumatori. Il provvedimento del Garante della Concorrenza e del Mercato nasce per impedire che i consumatori, spinti dalla pubblicità, compiano scelte sbagliate nel momento di scegliere la destinazione in vista delle vacanze estive. Al centro delle polemiche l’uso della formula ‘Torni Gratis’ e l’effettiva convenienza della promozione.

La promozione pubblicitaria non specificherebbe in modo adeguato il necessario pagamento di tasse, diritti e supplementi. Secondo l’Antitrust, infatti, il messaggio principale della pubblicità, diffusa su varie testate nazionale, su cartelloni e sul sito internet della società Moby, evidenzia in modo particolare l’espressione ‘TORNI GRATIS’, relegando in fondo alla pagina una lista di limitazioni cui è soggetta la promozione, scritta per altro in caratteri più piccoli rispetto al claim principale.

Risultato operativo Wind: Infostrada secondo operatore di telefonia fissa

Wind ha chiuso il 2007 con utile netto di 198 milioni di euro, rispetto ai 23 milioni del 2006. I ricavi hanno raggiunto i 5.271 milioni (+6,8% sul 2006) nonostante l’abolizione dei costi di ricarica, la regolamentazione europea della tariffe di roaming e l’ulteriore riduzione delle tariffe di terminazione dal luglio di quest’anno. Wind ha raggiunto 15,6 milioni di utenti nella telefonia mobile, in crescita del 6,4% rispetto al 2006 e riguardo alla telefonia fissa, Infostrada si conferma il principale operatore alternativo a Telecom Italia. Il debito, si è ridotto a 6.440 milioni di euro, in confronto ai 7.057 milioni dell’anno precedente. Al 31 dicembre sono stati rimborsati in anticipo 491 milioni di euro.

L’Ebit (il risultato operativo al netto degli interessi e delle tasse), si è poi attestato a 157 milioni di euro, contro i 60 milioni di euro del 2006. L’Ebitda ossia i guadagni al netto degli interessi, delle tasse ed inoltre dei deprezzamenti e degli ammortamenti ha raggiunto i 447 milioni di euro, in progresso del 15,5% rispetto al quarto trimestre dell’anno precedente.

Acqua, energia, gas: aumenti per le famiglie italiane

Secondo il centro studi Ricerche industriali ed energetiche, da aprile si pagheranno 52 euro in più l’anno per le bollette di luce e gas. Per colpa delle temperature, più basse del previsto, al posto dei 76 euro che nel 2006 erano bastati per sfuggire al freddo, lo scorso novembre sono stati ben 125 con una differenza di 49 euro, che sommati ai 33 del mese precedente fanno già 82. Infine è arrivato dicembre. Che ovviamente non ha portato nulla di buono per il portafogli. Le famiglie italiane nel mese di dicembre hanno speso 200 euro contro i 160 del corrispondente periodo del 2006. Quindi, altri 40 euro in più che portano la differenza a 122. Ora la parola all’Authority, cui spettano le decisioni in tema di tariffe. Per la Cgil saranno colpiti i redditi medio-bassi. Aumenti in vista anche per le bollette dell’acqua: entro il 2010 infatti, si passerà da una media di 1,19 euro al metro cubo – calcolata nel 2007 – a 1,32 euro al metro cubo, con un incremento del 10, 7%. Ma non è tutto, la tariffa subirà ulteriori ritocchi nel corso dei prossimi anni, e quindi arriverà a 1,45 euro/mc in media nel 2015 per raggiungere 1,51 euro al metro cubo nel 2020, con aumento del 26,9% rispetto al 2007.La stima è dell’Anea, l’associazione che riunisce la maggior parte degli Ato italiani, addetti alla regolazione e al controllo del servizio di acqua e rifiuti nel rapporto con l’ente gestore.