Geox bocciata dagli analisti dopo conti 2012

 A poco meno di due ore dall’inizio delle contrattazioni a Piazza Affari, le azioni di Geox sono sotto il tiro dei venditori e attualmente evidenziano una flessione del 5,84% a 2,32 euro. In matttinata si era giunti anche a una perdita intraday vicina al 9% con minimo intraday a 2,28 euro. Si tratta tra l’altro del livello più basso degli ultimi due mesi. A generare così forti vendite sul titolo sono stati i conti relativi all’esercizio 2012, ma anche le diverse bocciature giunte da broker e banche d’affari.

Germania dimezza le stime di crescita

 Il Governo tedesco ha ridotto le stime di crescita del prodotto interno lordo per l’anno prossimo, aspettative quasi dimezzate, per una delle economie top del Vecchio Continente: 1% contro l’1,8% della precedente valutazione. In particolare subiranno le conseguenze della crisi le esportazioni, solo +3,5% nel 2012, contro il +7,5% dell’anno in corso. Secondo i dati dell’ufficio federale di statistica, l’indice dei prezzi alla produzione ha segnato nel Paese un aumento congiunturale dello 0,3% e una crescita tendenziale del 5,5%. Il peggioramento dell’andamento della congiuntura é ovviamente appesantito dalla crisi del debito in Europa. Nonostante i dati alla mano, il ministro dell’Economia ha negato fermamente la possibilità che il pilastro dell’economia europea possa entrare in recessione, sostenendo che l’economia tedesca conferma la sua capacità di tenuta nonostante il contesto economico globale.

Commissione europea riduce stime crescita dell’Italia

 L’Italia rallenta seguendo il trend europeo, la situazione congiunturale é negativa e la Commissione europea riduce le stime di crescita del nostro Paese. Secondo le stime pubblicate oggi dall’esecutivo comunitario il prodotto interno lordo italiano crescerà quest’anno al ritmo di 0,7%, al di sotto delle precedenti stime del mese di maggio che evidenziavano tre decimi in più. Confermata invece a 2,6%, livello identico al quello previsto il 13 maggio scorso, la stima sull’inflazione media di quest’anno.

ISTAT: nel 2008 PIL italiano ridotto dello 0,9%

 Notizie poco positive secondo le stime preliminari dell’ISTAT: nel quarto trimestre del 2008 il PIL è sceso dell’1,8% rispetto al trimestre precedente e del 2,6% rispetto allo stesso trimestre del 2007. Un calo così considerevole non si registrava dal 1980 (anno in cui per la prima volta divenne possibile raffrontare le serie storiche). La situazione non migliora in Europa, la crisi sta avendo effetti sempre più disastrosi sulle economie delle nazioni: nel quarto trimestre del 2008 il PIL ha subìto un calo dell’1,5% sia nell’eurozona che nei Ventisette. Ecco i dati di alcuni Paesi europei: Germania -2,1%; Francia -1,2%; Olanda, -0,9%; Usa -1,8%; Gran Bretagna -0,2%.

Silvio Berlusconi commenta i dati, rammentando la sua preoccupazione per l’attuale crisi:

Sudest asiatico: si riducono Pil e inflazione

 L’inflazione e’ scesa in Cina al 2,4% a novembre, toccando il minimo da 22 mesi. Gli analisti si aspettavano un rallentamento al 3% dal 4% registrato a ottobre. Il dato, notano gli economisti, da’ nuovi spazi alla banca centrale nell’allentamento delle condizioni di politica monetaria. Diminuiscono i consumi e ciò ha portato le imprese a ridurre i prezzi. I consumi si sono ridotti anche conseguentemente al calo delle esportazioni made in China che hanno registrato una flessione del 17,9%, la piu’ ampia flessione dal 1993.

L’economia dell’Est asiatico continuerà a rallentere il passo nel 2009, risentendo della crisi del credito che frena i flussi di capitale e gli investimenti. Questo secondo una stima della Banca Mondiale, che indica una crescita del Pil pari al 5,3% nel 2009 contro il +7% del 2008 e una media del 9% negli ultimi dieci anni. Nello specifico sono stati rilevati i seguenti dati: frenata a +3,8% per il Sudest asiatico (+5,2% nel 2008), a +7,5% per la Cina (+9,4%) e a +2% per la Corea del Sud (+3,9%). Stabile a +6,5% il Vietnam. Non solo frenata ma vero e proprio rallentamento in Giappone (-0,1% contro il +1% del 2008).