Il titolo Mediobanca, quotato a Piazza Affari con il simbolo “MB”, è in rialzo questa mattina alla borsa di Milano mostrando un progresso dello 0,93% a 4,578 euro. Le azioni della banca di Piazzetta Cuccia sono inserite all’interno di un fortissimo trend rialzista, iniziato lo scorso 25 luglio dai minimi storici di 2,34 euro. Da allora è scattato un rally entusiasmante, che ha spinto il titolo fino a poco sotto 4,7 euro. Lo scorso 18 ottobre i prezzi sono saliti fino a 4,674 euro, ovvero il massimo più alto degli ultimi 7 mesi.
Redazione
Tassa di solidarietà sui ricchi nel 2013-2014
La salvaguardia dei lavoratori “esodati”, prevista nella nuova Legge di Stabilità 2013 con un fondo da ben 100 milioni di euro, sarà garantita e rafforzata anche da una nuova tassa che va a colpire i redditi delle persone più ricche. Infatti, sarà applicata una tassa di solidarietà del 3% nel 2013 e nel 2014 su tutti i redditi superiori ai 150mila euro (pensioni incluse). Più fondi agli esodati, dunque, grazie al “blitz” della Commissione Lavoro della Camera che ha approvato quasi all’unanimità un emendamento al Ddl stabilità 2013 che va a riproporre il testo Damiano, bocciato in precedenza dalla Ragioneria.
Titolo Eni promosso da Barclays a overweight
Giornata positiva in borsa per le azioni Eni, che a Piazza Affari evidenziano un rialzo dell’1,39% a 17,5 euro facendo meglio dell’indice Stoxx petrolifero europeo e dell’indice azionario italiano FTSE MIB. Ieri, però, le azioni del Cane a Sei Zampe avevano lasciato sul terreno una perdita dell’1,76% avvicinandosi nuovamente alla soglia psicologica di 17 euro. A dare slancio al titolo in borsa è la promozione ricevuta da Barclays, che ha deciso di alzare il rating su Eni a “overweight” (sovrappesare il titolo in portfolio) da equalweight (pesare correttamente).
Rating titolo Generali confermato a “underperform” da Cheuvreux
Nonostante le attese di risultati positivi nel terzo trimestre 22012, soprattutto nel ramo “vita”, il broker francese Cheuvreux non cambia idea sulle azioni Generali Assicurazioni (quotate a Piazza Affari con il simbolo “G”). Il broker continua a ribadire la sua raccomandazione sul titolo assicurativo a “underperform”, ovvero farà peggio del mercato di riferimento. Cheuvreux ritiene anche che ai valori correnti di borsa, le azioni della compagnia assicurativa triestina siano sopravvalutate. Alla luce di queste considerazioni, il broker indica come prezzo obiettivo 10,4 euro.
Fatturato Facebook terzo trimestre 2012 sale del 32%
Buone notizie per Facebook dai conti trimestrali. La società di Menlo Park ha chiuso il terzo trimestre evidenziando più luci che ombre, tanto che ieri il titolo in borsa è balzato del 10% nell’after hours considerando che la trimestrale è stata diffusa dopo la chiusura di Wall Street. In contrattazione continua le azioni del social network più famoso al mondo hanno chiuso con un progresso dello 0,93% a 19,5 dollari. Iniziamo ad analizzare il giro d’affari, che mostra segnali di crescita.
Risultati STMicroelectronics terzo trimestre 2012
Il colosso italo-francese dei semiconduttori STMicroelectronics, quotato a Piazza Affari con il simbolo “STM”, ha diffuso i risultati relativi al terzo trimestre del 2012 con un giro d’affari in netto calo rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Infatti, il fatturato è sceso del 12,4% a 2,17 miliardi di dollari da 2,44 miliardi di dollari. Rispetto al trimestre precedente (aprile-giugno), la diminuzione del giro d’affari è invece più contenuta (-0,9%). La marginalità è scesa al 34,8% dal 35,8% evidenziato nello stesso periodo del 2011, ma è salita leggermente dal 34,2% del secondo trimestre dell’anno in corso.
Stop alle vendite allo scoperto “nude” sui titoli di stato
A partire dal 1° novembre 2012 non sarà più possibile effettuare le vendite allo scoperto “nude” (naked) sui titoli di stato europei, ovvero i trader non potranno aprire posizioni “corte” (scommesse ribassiste) senza avere la disponibilità dei titoli. Questa regola è quella che sta catturando il maggiore interesse degli operatori del settore e sarà inquadrata all’interno della nuova normativa europea sulle vendite allo scoperto e sui credit default swap (CDS). In realtà, in Italia la Consob aveva di recente fatto già qualche passo in avanti.
Quotazione titolo Unicredit 23 ottobre 2012
Seduta negativa fino a questo momento per le azioni Unicredit, che a Piazza Affari evidenziano una flessione dell’1,37% a 3,606 euro. La quotazione del titolo della banca milanese è scesa nell’intraday fino a 3,584 euro, a seguito dell’improvvisa accelerazone ribassista dei futures americani verso ora di pranzo. Da inizio mese il titolo sta mostrando un andamento di borsa positivo. Infatti, dal 1° ottobre ad oggi il titolo guadagna il 12%. La scorsa ottava i prezzi avevano toccato un top settimanale a 3,736 euro.
Mediobanca alza target price di 6 banche italiane
La merchant bank più importante in Italia, ovvero Mediobanca, ha effettuato stamattina la revisione del target price di alcune banche italiane. Gli analisti della banca di Piazzetta Cuccia non hanno effettuato alcun downgrade, ma solo incrementato il target price di 6 istituti di credito. Mediobanca ha confermato il rating su Unicredit ad “outperform”, ovvero farà meglio del mercato, mantenendo invariato il target price a 5,6 euro per azione. Stamattina le azioni della banca di Piazza Cordusio mostrano un calo dell’12% a 3,612 euro.
Migliori azioni italiane ad alto rendimento 2012
Il trend discendente sulla curva dei tassi italiani sta spingendo gli investitori istituzionali a ricercare attività finanziare più rischiose per ottenere rendimenti in grado di battere l’inflazione. Una conferma arriva dallo straordinario successo del Btp Italia, che ad ottobre ha raccolto più di 18 miliardi di euro grazie al rendimento minimo “reale” del 2,55%, che con un costo della vita superiore al 3% offre uno yield davvero niente male. Così i gestori vanno a caccia di azioni ad alto rendimento. A Piazza Affari le occasioni non mancano.
Prysmian -2% su taglio stime concorrente Nexans
Giornata negativa per il titolo Prysmian, che a Piazza Affari mostra un passivo superiore ai due punti percentuali a causa della riduzione della guidance 2012 della concorrente francese Nexans. Quest’ultima – che perde più o meno il 7% alla borsa di Parigi – evidenzia un buon andamento delle vendite ma ha deluso gli investitori abbassando i target per l’anno in corso, a causa del peggioramento del quadro macroeconomico in Europa e alla debolezzza dei business ciclici sui quali invece Prysmian è meno esposta.
Quotazione Intesa SanPaolo 22 ottobre 2012
Partenza positiva a Piazza Affari per il titolo Intesa SanPaolo, che beneficia della buona intonazione dell’intero comparto su scala europea. Le azioni del gruppo bancario torinese mostrano un rialzo dell’1,68% a 1,329 euro, non lontane dal massimo di giornata attualmente posto a 1,335 euro. Il rimbalzo odierno fa da contraltare al tonfo di venerdì, seduta di borsa che ha visto le azioni della banca di Ca’ de Sass precipitare di oltre tre punti percentuali. Proprio venerdì Intesa SanPaolo ha chiuso un importante accordo con i sindacati.
Azioni italiane che hanno reso più del 100% negli ultimi 10 anni
Se si pensa che lo scorso 25 luglio l’indice azionario italiano FTSE MIB è sceso sui minimi storici sotto 12.300 punti, mentre invece nel 2007 quotava sopra 44.000 punti, risulta difficile credere che sul listino principale di Piazza Affari possano esserci titoli in grado di realizzare performance spettacolari nel lungo periodo, ad esempio sopra il 100%. Eppure sono davvero in tanti ad aver tagliato questo traguardo. Negli ultimi dieci anni ben 12 titoli hanno superato il rendimento del 100%, battendo nettamente l’inflazione di periodo (25,2%).
Banche italiane soffrono crediti dubbi e rischio sovrano secondo Abi
Le banche italiane non stanno certo vivendo il loro momento migliore. Dopo aver passato indenne il rischio contagio dovuto alla crisi finanziaria del 2008, oggi gli istituti di credito del Belpaese soffrono molto a causa di depressione dei titoli azionari, svalutazioni, crediti dubbi, incagli e aumento del rischio-stato. In base a quanto emerge dal rapporto di ottobre dell’Associazione bancaria italiana (Abi), ad agosto 2012 le sofferenze lorde nei portafogli delle banche italiane erano pari a 116 miliardi di euro. A luglio erano 2 miliardi in meno.