Migliori e peggiori banche italiane 2013

 Anche se le banche italiane festeggiano calo dello spread con buone performance borsistiche, Exane Bnp Paribas ritiene che non tutti i titoli bancari quotati a Piazza Affari abbiano le stesse chance di mettere a segno risultati soddisfacenti nei prossimi mesi. Gli esperti del broker transalpino sottolineano che “nonostante la redditività delle banche italiane sia influenzata da driver comuni, dato che i loro business model sono simili, la sostenibilità degli utili non è uguale”. Nel comparto bancario italiano Exane ritiene che ci siano solo poche “gemme preziose”.

Unicredit target price tagliato a 4,15€ da Ubs

Dopo aver assaggiato la scure di Fitch, Unicredit deve fare i conti anche con la parziale bocciatura di Ubs. A Piazza Affari il titolo della banca milanese accusa il colpo e mostra un ribasso dell’1,25% a 3,644 euro, quotando poco sopra il minimo intraday che attualmente è posto a 3,638 euro. Ieri, invece, le azioni della banca di Piazza Cordusio hanno perso il 3,61%. Gli analisti finanziari di Ubs hanno tagliato le stime di eps del 19% nel 2013 a 0,32 euro per azione.

Unicredit paga effetto-Cipro e outlook 2013

L’effetto-Cipro sta provocando forti vendite sui listini azionari europei, in particolare sul settore bancario. A Piazza Affari l’indice azionario FTSE MIB perde poco più del 2%, anche se in apertura la borsa milanese era in calo del 2,8%. Il titolo peggiore è al momento Unicredit, che risente però anche delle bocciature di alcuni broker e banche d’affari. Gli analisti finanziari hanno rivisto al ribasso le loro stime sulla banca di Piazza Cordusio, a seguito della pubblicazione dei risultati di bilancio riferiti all’esercizio 2012 e all’outlook per il 2013.

Quotazione titolo Unicredit 23 ottobre 2012

 Seduta negativa fino a questo momento per le azioni Unicredit, che a Piazza Affari evidenziano una flessione dell’1,37% a 3,606 euro. La quotazione del titolo della banca milanese è scesa nell’intraday fino a 3,584 euro, a seguito dell’improvvisa accelerazone ribassista dei futures americani verso ora di pranzo. Da inizio mese il titolo sta mostrando un andamento di borsa positivo. Infatti, dal 1° ottobre ad oggi il titolo guadagna il 12%. La scorsa ottava i prezzi avevano toccato un top settimanale a 3,736 euro.

Mediobanca alza target price di 6 banche italiane

 La merchant bank più importante in Italia, ovvero Mediobanca, ha effettuato stamattina la revisione del target price di alcune banche italiane. Gli analisti della banca di Piazzetta Cuccia non hanno effettuato alcun downgrade, ma solo incrementato il target price di 6 istituti di credito. Mediobanca ha confermato il rating su Unicredit ad “outperform”, ovvero farà meglio del mercato, mantenendo invariato il target price a 5,6 euro per azione. Stamattina le azioni della banca di Piazza Cordusio mostrano un calo dell’12% a 3,612 euro.

Titolo Unicredit sale dopo downgrade Moody’s

 Stamattina l’agenzia di rating Moody’s ha bocciato una lunga serie di enti locali italiani, ma anche aziende e banche. Tra gli istituti di credito oggetto della revisione del rating figura anche Unicredit. Le azioni della banca di Piazza Cordusio non hanno, però, reagito male in apertura di contrattazioni. Dopo circa un’ora dall’avvio degli scambi a Piazza Affari, il titolo Unicredit è in crescita dello 0,53% a 2,658 euro, facendo così anche meglio del mercato di riferimento ovvero l’indice FTSE MIB che sale dello 0,43%.

Moody’s boccia enti locali, aziende e banche italiane

 La scure di Moody’s sull’Italia non si è fermata al taglio del rating sui titoli di stato, che venerdì sono stati declassati di due gradini al livello “Baa2” da “A3”. L’agenzia di rating ha deciso di tagliare il giudizio sul merito di credito di ben 23 enti locali, 10 istituti di credito e alcune importanti aziende del settore energy & utility. Tra gli enti locali, il rating della provincia di Bolzano è stato tagliato ad “A1” da “A3”. La stessa sorte è toccata anche alla provincia autonoma di Trento.

Quotazione titolo Unicredit 11 luglio 2012

 Stamattina a Piazza Affari il titolo Unicredit è il migliore tra le azioni inserite nell’indice azionario principale della borsa di Milano, ovvero il FTSE MIB. Le azioni della banca di Piazza Cordusio sono in rialzo di oltre il 2,5% e sono attualmente sui massimi di giornata poco sotto il livello di 2,8 euro. Ieri, invece, le azioni Unicredit avevano accusato un leggero calo dello 0,29%. Il titolo sta facendo molto meglio dell’indice di riferimento, che invece è in calo dello 0,1%.

Giudizio analisti su Unicredit dopo bilancio 2011

 Dopo la pubblicazione del bilancio relativo all’esercizio 2011, sono arrivate le prime indicazioni degli analisti finanziari sul titolo Unicredit. La banca di Piazza Cordusio ha chiuso il 2011 con una maxi-perdita di 9,21 miliardi di euro, dovuta a svalutazioni per 10,3 miliardi di euro (anche a causa dei titoli greci detenuti in portafoglio). Il margine di intermediazione è sceso d 3,4%, ma comunque in linea con quanto si aspettavano gli analisti. Broker e banche d’affari hanno apprezzato la pulizia di bilancio effettuata a partire dal terzo trimestre dello scorso anno, migliorando le loro valutazioni sul titolo.

Unicredit dimezza gli utili ma resta ottimista, parola di Alessandro Profumo

La trimestrale di Unicredit non è stata per così dire esaltante: utili in calo del 51% nonostante l’esposizione ai mutui subprime sia passata da 164 a 94 milioni di euro. L’utile per azione sarà compreso in una forchetta tra 0,52 e 0,56 euro, cifre inferiori alle stime degli analisti, che hanno fatto perdere al titolo il 3,26%. I ricavi registrato sono in calo del 18,9% a 6,45 miliardi. La trimestrale Unicredit ha tirato verso il basso tutto il comparto finanziario: Intesa San Paolo ha perso il 2,87%, Popolare Milano il 4,34% e Mps lo 0,67%.

Il peggio però è passato

Queste le parole di Alessandro Profumo dopo l’assemblea, ma evidentemente i mercati non gli hanno dato fiducia. Colpevole delle perdite di Unicredit soprattutto il settore dell’investment banking e le svalutazioni a cui l’istituto è stato costretto. Positivi invece i risultati riguardanti l’attività tradizionale: +15% gli utili e +8,4% i ricavi.

Unicredit punta molto sull’Europa Orientale e prevede l’apertura di nuove filiali: grazie alla massiccia presenza in questa area geografica e agli investimenti fatti i ricavi sono cresciuti del 25%.